Bagno di folla a Foggia a conclusione dei festeggiamenti per il 1024° anniversario dell'apparizione della Madre di Dio Incoronata al Conte di Ariano Irpino e al pastore Strazzacappa.
Ed è stata ancora una volta la città del tricolle, la vera protagonista della solenne celebrazione liturgica all'interno del Santuario della Madonna Nera gremito fino all'inverosimile.
Su delega del sindaco Enrico Franza, a rappresentare la comunità arianese e l'amministrazione comunale, l'assessore Pasqualino Molinario, con la fascia tricolore e la consigliera comunale Maria Teresa Grasso. Presente il vice sindaco di Foggia Lucia Aprile, l'assessore di Rocchetta Sant'Antonio Lea Galluto e l'assessore di Panni Pietro Gattulli.
A fare gli onori di casa il rettore del Santuario foggiano don Leonardo Verrilli, insieme don Giovanni Carollo, direttore provinciale madre della divina provvidenza dell'opera di don Orione. Da Roma, anche quest'anno nelle vesti di pellegrino l'ex rettore don Ugo Rega, molto legato alla comunità arianese.
Particolarmente toccante il momento dell'accensione della lampada votiva e il ricordo di Papa Francesco, attraverso una gigantografia sul presbiterio per rievocare l'esposizione della statua dell'Incoronata nella Basilica Vaticana a Roma, affianco all’altare della confessione il primo gennaio del 2020.
Dopo la vestizione, l’incoronazione, la cavalcata degli angeli e la rievocazione dell’apparizione come ogni anno, è avvenuta l’accensione della lampada votiva, che ha visto protagoniste le comunità di Foggia e Ariano Irpino, insieme ad altri comuni della terra di capitanata. Presente a Foggia anche una comitiva di devoti giunta da Sturno.
A donare l’olio alla Vergine, affidato a Michele Dotolo per la consegna, sono stati un gruppo di devoti arianesi. Presente il gonfalone della città del tricolle insieme ad una rappresentanza della polizia municipale. Organizzazione curata come sempre nei minimi dettagli da Gianluca Massaro e il validissimo staff dell'Incoronata.
La tradizione ci riporta al 1001, quando il conte di Ariano Irpino, durante una battuta di caccia, vide limpidissima l'immagine della vergine nera insieme al pastore Nicola Stazzacappa.
Fu allora che il nobile conte arianese, per rendere omaggio alla madonna, fece costruire una piccola cappellina divenuta poi il grande Santuario dell'Incoronata, meta ogni giorno di tantissimi pellegrini da tutto il mondo.