Le sorgenti registrano - 28% di disponibilità rispetto alla media del decennio, gli invasi - 61%. Numeri che parlano chiaro: siamo in piena emergenza strutturale, non “stagionale”.
"Mentre la Puglia lancia l’allarme, in Irpinia - dove l’acqua nasce - nessuno dichiara lo stato di crisi, né chiede interventi straordinari.
Eppure - scrive il comitato "Uniamoci per l'acqua" - le stesse sorgenti che alimentano la Puglia oggi soffrono la stessa scarsità e sono gestite senza una visione unica.
Chiedere ai cittadini di “usare l’acqua con parsimonia” è giusto, ma non basta. Servono investimenti immediati sulle reti colabrodo, monitoraggio reale delle portate, piani di emergenza interregionali e una governance trasparente e partecipata. Perché se le sorgenti si svuotano, restiamo tutti a secco - pugliesi e irpini insieme". Foto Bisaccia dall'alto di Michele Frascione.
