Si è tenuto questa mattina nella sala Impero di Montemiletto l’incontro dedicato agli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Montemiletto, dal titolo “L’amore non ferisce”, sul tema della violenza di genere.
L’iniziativa di sensibilizzazione è stata organizzata dal forum delle donne di Montemiletto, presieduto da Sabina Sarro, con il patrocinio del comune di Montemiletto, in occasione della settimana in cui si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Preziosa la sinergia con le forze dell'ordine, polizia e carabinieri.
Il forum delle donne ha voluto affrontare il delicato e attuale tema della violenza di genere in una prospettiva multidisciplinare, dall’ambito giuridico a quello della prevenzione e dell’educazione, dando vita a un dibattito ricco di interventi.
All’incontro hanno partecipato con grande entusiasmo ed attenzione gli studenti delle classi terze della secondaria di primo grado dei vari plessi che fanno parte dell’Istituto comprensivo Montemiletto (Montemiletto, Venticano, Torre Le Nocelle, Montefusco e Pietradefusi) che si sono confrontati con i relatori presenti, approfittando dell’esperienza su campo degli ospiti per porre domande e curiosità su un tema così complesso quale la violenza.
L’apertura dell’incontro è stata affidata a Roberta Brogna, giornalista e moderatrice dell’inizativa, dopo i saluti istituzionali, il sindaco di Montemiletto, Massimiliano Minichiello ha introdotto il tema e ha invitato la comunità, seppur piccola e sana rispetto ad altri contesti del nostro territorio, a riflettere su gesti e comportamenti che a volte possono apparire innocui, senza pensare alle conseguenze.
Significativo il contributo del capitano Raffaele Falginella, comandante della compagnia di Mirabella Eclano dell’arma dei carabinieri, che ha evidenziato la differenza tra violenza visibile e violenza invisibile, la prima facilmente riconoscibile perché spesso accompagnata da segni fisici evidenti e quella cosiddetta invisibile, più difficile da identificare, che si può manifestare con violenza psicologica o economica.
Fondamentale secondo il Capitano intervenire tempestivamente ma soprattutto fare prevenzione, educare cercando di prevenire prima che accada il peggio.
Interessanti gli interventi di professionisti ed operatori esperti che hanno raccontato ai ragazzi la propria esperienza quotidiana, nel contrasto del fenomeno della violenza di genere, sottolineando che la violenza ha diverse forme e sfaccettature e spesso sfocia in tragici epiloghi come nel caso dei femminicidi. Denso di significato il contributo di Valerie Galante, funzionario della polizia di stato, commissario della questura di Avellino, che ha parlato del lavoro quotidiano che svolge l’Ufficio da lei diretto e dei numerosi interventi delle volanti.
A rendere il convegno ancora più interessante per i giovani studenti è stato l’intervento dell’Ispettore superiore della polizia postale di Avellino Alessandra Iandolo.
Si è difatti soffermata sul mondo del digitale e su quanto lo scorretto uso del web, dei social e dei cellulari possa causare gravi problematiche adolescenziali nelle vittime, portando purtroppo addirittura al suicidio di ragazzi che hanno subito violenza o diffusione di immagini senza il loro consenso, e non hanno retto il peso della vergogna, facendo un piccolo riferimento anche al cyberbullismo, oltre che alla violenza di genere, invitando i ragazzi presenti a riflettere.
Fondamentale insomma una riflessione su tutte le forme di violenza e sulle tematiche della sicurezza on line.
Tra gli interventi, Antonella Di Caterino, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Montemiletto che sin da subito ha apprezzato e sposato la proposta del forum delle donne, ha sottolineato l’importanza fondamentale della scuola in quanto istituzione più vicina ai ragazzi, quanto le famiglie, e il ruolo della scuola come luogo di rispetto e accoglienza, in cui confrontarsi e anche chiedere aiuto, consiglio, quando si ha bisogno.
L’avvocata Rosaria Vietri, penalista del foro di Avellino, ha portato un importante contributo al dibattito e ha condiviso la sua lunga esperienza come legale in casi di maltrattamenti e violenza sulle donne, sottolineando l’importanza di avere coraggio e denunciare sempre, e soprattutto invitando i ragazzi e le ragazze a non farsi sopraffare dalla paura.
L’incontro si è chiuso con l’importante e toccante testimonianza personale di Magdalena Bak, vittima di violenza da parte dell’ex compagno da diversi anni, assistita nella sua battaglia legale dall’Avvocata Vietri.
Un’esperienza intensa e carica di emozione, fatta di momenti difficili e di sofferenza ma che apre sempre una porta alla speranza. La speranza di poter ricominciare a vivere e a sorridere.
