Acqua, Franza a "Il fatto del giorno": "Invochiamo l'intervento dello Stato"

Il sindaco di Ariano ha denunciato il fallimento politico e gestionale degli ultimi decenni

acqua franza a il fatto del giorno invochiamo l intervento dello stato

"La crisi idrica è frutto di responsabilità gestionali, politiche e di una scarsa programmazione, ma richiede ora una mobilitazione corale e informata"

Ariano Irpino.  

Le aree interne di Irpinia e Sannio vivono una crisi idrica senza precedenti: rubinetti a secco, disservizi continui e cittadini allo stremo, nonostante il territorio ospiti uno dei bacini idrici più importanti del Mezzogiorno. Per questo il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, ha chiamato a raccolta i colleghi del territorio annunciando un sit-in davanti a Montecitorio per chiedere un intervento immediato del governo.

Ospite della trasmissione "Il fatto del giorno" condotta dal direttore di Otto Channel Pierluigi Melillo, Franza ha denunciato il fallimento politico e gestionale degli ultimi decenni e invocato il principio di sussidiarietà verticale, ricordando che quando le istituzioni locali non riescono più a garantire un diritto essenziale, come l’acqua, deve intervenire lo Stato.

Il sindaco chiede due misure urgenti:

1. Un fondo economico significativo per rifare e sostituire le reti idriche ormai obsolete.

2. Una struttura commissariale che affianchi l’Alto Calore nella realizzazione delle opere.

Riguardo alla nuova giunta regionale guidata da Roberto Fico, Franza si aspetta “attenzione concreta” verso le aree interne e interventi per ridurre il divario infrastrutturale con le zone metropolitane.

Ai cittadini Franza ribadisce la necessità di andare oltre la ricerca dei colpevoli: la crisi idrica, afferma, è frutto di responsabilità gestionali, politiche e di una scarsa programmazione, ma richiede ora una mobilitazione corale e informata.

La battaglia proseguirà nei prossimi giorni proprio a Roma, per poi coinvolgere Regione Campania e tutti i livelli istituzionali competenti. Intanto sono già arrivate diverse adesioni da parte degli altri sindaci, pronti a sostenere l’iniziativa con un presidio statico e pacifico davanti ai palazzi del governo.