Agricoltura: Gelate, produttori in crisi e prezzi alle stelle

Un settore alle prese con una crisi infinita non dovuta solo al maltempo

Le gelate mandano alle stelle i prezzi dei prodotti ortofrutticoli...

Gelate persistenti a causa dell’ondata di freddo che non accenna a diminuire e prezzi che salgono alle stelle nel settore orto frutta. Una vera e propria mazzata per l’agricoltura già alle prese con una crisi infinita non dovuta solo al maltempo, che frena inevitabilmente gli acquirenti.

Per molte colture, è già in corso la fase di “scamiciatura”, ossia la caduta dei petali per lasciar spazio al frutto. Ma anche per le orticole e i seminativi il danno da gelo potrebbe compromettere gravemente i raccolti. Solo nei prossimi giorni si potrà avere contezza dei danni, che si temono ingenti come lo scorso anno.

Potrebbero salire a sette, con questa in atto, le gelate storiche di origine siberiana che nell’ultimo secolo hanno attraversato la Penisola nel 1929, nel 1956, nel 1963, nel 1985 e nel 2012 provocando devastanti danni nelle campagne con stragi di animali e coltivazioni distrutte.

Si tratta, come ribadito più volte da Coldiretti, degli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti conseguenze sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro. Si moltiplicano gli eventi estremi, gli sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo ma - continua la Coldiretti – anche gelate e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola. Si tratta di una nuova sfida per l’agricoltura che è l’attività economica a cielo aperto che più di tutte le altre – conclude la Coldiretti - vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici.

La produzione olivicola Irpina non è risultata indenne nell'ultima campagna 2018 per scarsa produzione a causa delle gelate primaverili e per l'avvento della mosca olearea, con punte di mancata produzione che hanno raggiunto oltre il 90%.

La Cia di Avellino ha prontamente richiesto lo stato di calamità alla Regione Campania competente. "Putroppo fino ad ora non abbiamo avuto riscontro. Il comparto è in Ginocchio, da aggiungere che veniamo da altre campagne difficili. E poi abbiamo le difficoltà di sempre, il mercato che tende sempre più ad oli standardizzati. Chiediamo al governo che il vero mady in italy sia tracciato con metodi innovativi e chiari. Per ultimo abbiamo necessità di sostenere la ricerca scientifica, affinché si possa tamponare definitivamente l'avanzare della xylella." E' di pochi giorni fa una imponente manifestazione a Roma da parte dei gilet arancioni.