"In 10 anni dimezzato il comparto edile, Sos al Governo"

Sit-in delle sigle sindacali davanti la Prefettura

Avellino.  

Lavoratori e sindacati del comparto edile sono scesi a protestare anche nelle piazze della Campania. Ad Avellino sit in davanti la Prefettura. E' stata l'occasione per tornare innanzitutto sulla ripresa dei lavori della Lioni-Grotta e sulla vertenza Novolegno con 117 lavoratori fermi da quasi un anno in attesa di un investitore.

Praticamente dimezzati i numeri del comparto in 10 anni. Centinaia le aziende del settore che hanno chiuso i battenti, determinando in Irpinia una perdita di ottomila posti di lavoro. Questo l'effetto di una crisi senza fine.

E sulla riapertura del cantiere della strada dei due mari i sindacati vigileranno. “C'è stata la firma ieri in Regione e questo garantisce per il futuro - spiega Giovanni LO Russo di Filca-Cisl - Per il pregresso ci è stato assicurato che entro un mese pagheranno i lavoratori e i subappaltatori e inizieranno da subito i nuovi lavori".

La vertenza Novolegno è sintomatica della crisi industriale in Irpinia. C'è attesa per una nuova proprietà che rilevi il sito per una riconversione industriale. Si vuole scongiurare la chiusura dello stabilimento di Arcella. “Sembra ieri che abbiamo firmato la cassa integrazione e in realtà sono passati 6 mesi - ricorda Angelo D'Onofrio della Ugl - Ne passeranno altri 6 e avremo la Naspi, questo significherà che saremo in mezzo a una strada”.