Dopo un primo maggio di lotta e resistenza davanti i cancelli della sede di Luogosano i lavoratori dell'ArcelorMittal questa mattina hanno presidiato la sede avellinese di Confindustria, in occasione del tavolo di trattativa con i vertici aziendali.
"Abbiamo chiesto all’azienda di presentarsi a questo tavolo con delle novità. Non si tratta soltanto di discutere della procedura di licenziamento collettivo, ma di comprendere in che modo si intenda procedere verso una reindustrializzazione.
Impegno condiviso
Ci aspettiamo una risposta in tal senso; ascolteremo e, chiaramente, presenteremo le nostre proposte" ha dichiarato Giuseppe Morsa, segretario generale della Fiom-Cgil, prima dell'incontro nel palazzo di Confindustria. "La soluzione è ancora lontana, ma possiamo affermare di aver creato, grazie alla lotta dei lavoratori e all’impegno delle istituzioni, le condizioni per trovarla" ha concluso Morsa.
"La partecipazione ai tavoli di attori istituzionali di una certa caratura, come la Regione e il Ministero, permette di apprezzare eventuali manifestazioni di interesse. Questi soggetti, infatti, possiedono certamente la capacità di intercettare tali manifestazioni da parte di imprenditori che possano essere non solo autorevoli, ma anche credibili" ha dichiarato Luigi Galano, segretario generale della Fim-Cisl.
Ipotesi nuovo acquirente
Sulla possibilità di un nuovo acquirente, Galano ha affermato: "Al momento si tratta soltanto di voci, di semplici indiscrezioni: si parla molto, anche con insistenza, ma nessun nome ci è stato ancora ufficialmente presentato, né si è manifestato alcun soggetto concreto al tavolo delle trattative. L’unica possibilità per evitare che questi 70 operai perdano il posto di lavoro è garantire la continuità della produzione. È evidente che non vorremmo che le competenze e le abilità vengano dissipate".
"Certo, auspicheremmo una continuità produttiva presso lo stabilimento, che ha da sempre avuto come vocazione la lavorazione dell’acciaio. Tuttavia, non escluderemmo alcuna proposta che risulti credibile, anche qualora si trattasse di una nuova categoria merceologica.E' necessario che l’interlocutore che dovesse presentarsi al tavolo sia una figura seria e credibile" ha concluso Galano.