Aurubis Italia - filiale italiana del fornitore leader a livello mondiale di metalli non ferrosi e uno dei più grandi riciclatori di rame al mondo - interviene con una nota per una corretta ricostruzione dei fatti in relazione a recenti e infondate dichiarazioni di esponenti dell’organizzazione sindacale Fismic Confsal - riportate da alcuni media - in merito a provvedimenti disciplinari adottati dall’azienda.
Aurubis Italia smentisce con fermezza che i provvedimenti assunti siano stati frutto di “dossieraggi illegali”, “controlli illeciti” e “reati gravi” e, tantomeno, che siano stati influenzati dall’eventuale appartenenza sindacale dei soggetti destinatari: tali accuse sono totalmente false e lesive della reputazione di Aurubis Italia che, pertanto, si riserva di tutelarsi nelle sedi opportune.
Pur nella rigorosa volontà di non divulgare – per rispetto della legge e delle parti coinvolte – alcun dettaglio personale delle motivazioni alla base dei provvedimenti assunti, Aurubis Italia confida nel ruolo e nella capacità dei mezzi di informazione di garantire che la verità dei fatti non venga intorbidita da possibili strumentalizzazioni altrui.
Aurubis Italia produrrà unicamente nelle sedi competenti gli elementi probatori a sostegno dei provvedimenti assunti, nella consapevolezza che le gravi violazioni rilevate sono riconducibili unicamente a responsabilità individuali.
L’azienda, infatti, ribadisce con fermezza la massima fiducia nei confronti del proprio personale di Pianodardine, con cui condivide valori di integrità e spirito di collaborazione.
Licenziamento Aurubis, Confindustria precisa: ecco la ricostruzione dei fatti
La nota in seguito alle dichiarazioni di esponenti dell’organizzazione sindacale Fismic Confsal
Avellino.
