"La bocciatura della richiesta improvvisa di Cassa Integrazione alla Aurubis di Avellino, da parte delle Segreterie Provinciali di FISMIC-FIOM_UILM, fa emergere la verità sulla Gestione e sugli investimenti sbagliati per la ristrutturazione dell’alto forno che invece di rilanciare la produzione hanno bloccato la fabbrica". Così Giuseppe Zaolino della Fismic Avellino.
"Cinque Milioni e Duecentomila euro spesi male. Chi doveva controllare l’esatta esecuzione dei lavori, si è distratto e qualcuno ha pensato di trovare un capro espiatorio, licenziando il delegato della sicurezza ( Ciro Brosca) che aveva denunciato la questione. Crediamo che alla Germania convenga fare chiarezza sulla vicenda. Troppi errori consumati negli ultimi mesi. Dopo l’accordo integrativo di Maggio ed i festeggiamenti per i 50 anni di attività, nessuno avrebbe mai immaginato di trovarsi ad Ottobre con una “fabbrica ferma”, “un forno da rifare” e tutti i lavoratori in sciopero per le decisioni dell’Amministratore Delegato. Un vero Disastro Gestionale che potrà ancora fare altri danni. L’INPS di Avellino, dovrà accertarsi della validità della richiesta di Cassa Integrazione e nel caso dovesse respingerla, sarà L’Azienda a pagare i lavoratori. La Fismic/Confsal di Avellino per difendere CIRO BROSCA e ottenere il suo rientro, sta preparando un dossier che sarà la base per una denuncia per attività antisindacale ( art.28 Statuto dei lavoratori) e per attivare la procedura d’urgenza in Magistratura ( art. 700).". Conclude Zaolino.
