La riunione tenutasi all'unione industriali di Avellino con la direzione nazionale della Denso, ha confermato le preoccupazioni delle segreterie provinciali e delle Rsu di Fim-Fismic-Uglm.
La crisi di Stellantis e l'interrogazione parlamentare presentata all'inizio dell'estate, hanno contribuito a far maturare questa scelta.
"La quota pubblica di otto milioni è stata sospesa per almeno 6 mesi. L'iniziativa sbagliata di "qualcuno" sta mettendo a rischio parte del futuro produttivo ed occupazionale della Denso di Avellino.
Lo scontro pubblico e la conseguente spaccatura sindacale, mette a rischio altri 200 posti di lavoro.
Le segreterie provinciali di Fim,Fismic, Uglm e la maggioranza delle Rsu hanno evidenziato l'errore politico di "qualcuno" come risposta ad alcuni licenziamenti ed alla mancata firma di alcuni accordi, come la certificazione di sicurezza, requisito necessario per partecipare a future gare con Stellantis.
Il perdurare di queste spaccatura alla Denso, devono essere chiarite e superate per evitare di compromettere la possibile ripresa e per questo motivo abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con l'amministratore delegato del gruppo che si terrà ad Avellino nel mese di gennaio 2026.
