Ocm-Metalltech, fumata nera per i 98 operai. Novità da Cellino

Al Mise. Lo stato della trattativa con l'azienda. E l'apertura minima dell'ex imprenditore ...

Oltre a Vassiliadis erano presenti Antonio Oliviero, Antonio Perillo, Felice Moscillo e Antonio Spera.

Nusco.  

 

di Andrea Fantucchio

Fumata nera per i novantotto operai Ocm. Dopo l'incontro di ieri pomeriggio al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico). La Metalltech Montella, unico acquirente finora interessato allo stabilimento di Nusco, non ha infatti portato al Ministero il piano industriale che tutti aspettavano.

Senza il quale è impossibile parlare di futuro indicando numeri di operai e investimenti. Il riproviamoci è atteso sempre al Mise per il 13 Dicembre.

La giornata di ieri non ha comunque risparmiato qualche notizia positiva dalla quale ripartire: in primo luogo un'apertura da parte dell'ex proprietario dello stabilimento Cellino.

Il quale ha nuovamente incontrato le rappresentanze degli operai. E dopo aver saldato due mensilità arretrate ha anche offerto ad alcuni di loro la possibilità di trasferirsi nei suoi stabilimenti produttivi a Torino.

Con alloggio pagato. Anche se l'offerta in questione si riferisce ad un numero minimo di operai: si parla di cinque sei lavoratori.

Cellino ha inoltre assicurato che pagherà tutte le spettanze arretrate.

“Per quanto riguarda il capitolo Metalltech – spiega il segretario Ugl Avellino, Costantinos Vassiliadis – l'azienda montellese ci ha spiegato che non è riuscita ancora a formulare il piano richiesto. Per ragioni tecniche legate ai tempi ristretti. Gli imprenditori hanno comunque ribadito la loro volontà di rilevare lo stabilimento. Anche se restiamo piuttosto distanti sul numero di operai da reintegrare: la Metalltech continua a far riferimento a quindici venti lavoratori. Un numero che riteniamo decisamente troppo basso. Oltre alla realtà di Montella non ci sono per ora altri imprenditori interessati”.

Mentre a Nusco, presso lo stabilimento dell'Ocm, resta un presidio permanente.

Al Mise ieri c'era lo zoccolo duro di Ugl. Quei sindacalisti che stanno seguendo dall'inizio la causa degli operai senza arretrare di un palmo: oltre a Vassiliadis erano presenti Antonio Oliviero, Antonio Perillo, Felice Moscillo e Antonio Spera.

Affiancati stavolta dalla Cgil, dall'assessore regionale alle attività produttive, Amedeo Lepore e dal sindaco di Montella, Ferruccio Capone.