Nusco verso il voto. Due liste in campo, incognita De Mita

Il bilancio dei cinque anni: conti in regola, casse in salute. Si punta sui giovani

Nusco.  

La certezza, si sa, si avrà solo nell’ultimo giorno quando saranno presentate le liste ufficiali. Il sindaco uscente di Nusco, Ciriaco De Mita, non si sa ancora se si ricandiderà, oppure no. Il clima è quello delle grandi manovre nel borgo definito balcone d’Irpinia al centro delle dinamiche di sviluppo delle aree interne a partire dal Progetto Pilota.

Sono giorni di riunioni serrate. I due schieramenti, da sempre e storicamente  opposti, sono al lavoro. Ma c’è quel “probabilmente” che da sempre non conferma l’assenza piuttosto che la presenza alle elezioni del Presidente. C’è ancora molto tempo, prima della scadenza, un mese circa, e l’ex premier può ripensarci. Ma è tempo anche di bilanci. Si chiude il mandato di Ciriaco De Mita che ha contraddistinto la stagione dei grandi cambiamenti del borgo. Il paese sembra aver cambiato pelle e punta sul turismo più di prima e con più strumenti. Poi il progetto sulle foreste che potrà essere in grado di attingere somme ben più consistenti. Strategie diverse e maggiormente accurate quelle guidate dall’amministrazione uscente che, mentre forma la nuova squadra, tira anche le somme sugli ultimi cinque anni.

«In effetti stiamo facendo un sondaggio nel senso che non riproporremo la lista passata per intero, è cosa certa - spiega il vicesindaco uscente Walter Vigilante -. Stiamo guardando ai giovani. Ci sono state già tante belle scoperte nella passata competizione, ne cerchiamo di nuove. Senza contare che, è passaggio “fisiologico”, alcuni hanno già manifestato la propria volontà di non candidarsi».

Dai primi rumors anche la compagine avversaria starebbe affinando le armi.

«Una cosa è certa durante lo scorso mandato abbiamo raggiunto ottimi obiettivi - spiega Vigilante -, soprattutto in termini di accoglienza. Sullo sfondo ci sono le linee guida e direttrici di sviluppo del Progetto Pilota. Ci sono 25 comuni che non devono sciupare un’occasione così preziosa. Senza contare che lasciamo un comune con i conti in regola. Cosa non da poco di questi tempi, Sul piano delle opere pubbliche abbiamo rifatto la parte nuova sotto il paese, abbiamo riqualificato e rinnovato le due nuove ville. Senza contare la logistica primaria: le strade. Non possiamo negare la nostra soddisfazione nell’aver operato bene e in piena osservanza dei conti. Lasciamo un ente in piena salute, frutto di una gestione oculata in cui la parte politica e amministrativa hanno lavorato in piena sintonia».

Due liste in campo. E’ sempre stato così a Nusco. I Popolari del centro sinistra e il popolo dei Dem dall’altro. Sono queste due le fazioni in campo.

«Di questi tempi - spiega Vigilante - c’è un grosso lavoro da fare sui giovani. C’è un clima di grande disaffezione rispetto alla politica, all’ideologia.

Un disincanto collettivo che non fa bene alla comunità. Per quello che concerne lo schieramento, è cosa nota, conta prima il progetto e poi i nomi». Non si sbottona il vicesindaco sul nome del prossimo candidato sindaco. Bocche cucite in paese sui nomi.

Intanto proprio parlando di un progetto allargato sull’alta Irpinia a Teora, venerdì nella pinacoteca comunale alle 17.30, ci saranno le “riflessioni e prospettive sul progetto pilota”. E’ il sottotitolo dell’incontro “E’ il tempo di rinascita dell’Alta Irpinia e dei Popolari”. Nella locandina c’è il nome di De Mita. Stop. Sarà il presidente dell’assemblea dei sindaci altirpini a raccontare cosa si è messo in campo e cosa sarà della strategia per le aree interne in terra irpina.

Forestazione e beni culturali rappresentano le due voci d’attualità tra le linee disegnate dai sindaci. Sul primo aspetto il percorso sembra abbastanza chiaro dopo una battaglia durata un anno, ma sulla rete museale si attende l’ufficializzazione delle azioni concrete e dei paesi interessati. Non è secondario il discorso dei fondi economici: si guarda più a Napoli che a Roma in questa fase storica. In ogni caso il convegno sembra un’ottima occasione per tracciare il primo vero bilancio di cinque anni di lavoro.