Ariano e l'occasione irripetibile per i giovani

Nelle mani di Franza la speranza per l'intera Irpinia

Ariano Irpino.  

Visto che niente si regala tanto generosamente quanto i propri consigli, ne abbiamo alcuni per il giovane Enrico Franza, sindaco di Ariano.

Leggiamo, in questi giorni, le cronache dei suoi primi camminamenti, che assomigliano tanto a pellegrinaggi, e degli incontri, annunciati e segreti, che tiene per tentare di mettere insieme i numeri per una possibile maggioranza in consiglio.

Lasci perdere, sindaco.

Lasci perdere i partiti, i baroni locali che hanno da mantenere lo status dei propri orticelli e dei figli senza carattere.

In politica nessuno scambio è un patto d'onore. Se lei seguirà la strada della mediazione ora, del dai-e-vai, ci sarà sempre qualcuno che rivendicherà un ruolo migliore, un patto più ampio, una diversa visibilità: mille e mille nomi troveranno quelli che sono stati, sono e saranno ricatti di bassa lega.

Se continua a dare ascolto ai partiti, tempo qualche mese (l'opinione personale è che si torni a votare al più presto, perché una città come Ariano, se di svolta ha bisogno, è con i numeri nelle urne che deve rivendicarla, legittimando in pieno l'amministrazione) lei si ritroverà alla guida di una babele insaziabile.

Lei è giovane, ha già vinto.

La gente (lei non ha idea di quante strette di mano di questi giorni siano finte) adesso la riconosce e lei ha una immagine ancora pulita. Se si vende, nessuno ricorderà che non aveva una maggioranza, ma tutti le appunteranno al petto le colpe dei mercanti cui lei ha aperto linee di credito.

Non si mischi.

Non faccia subito il politico navigato che sa trovare il bandolo della matassa. Non serve, non è utile.

Il bello della sua età è proprio essere differente. E lo sia soprattutto per la composizione della sua giunta. Non la trasformi in una giungla di tarzan improvvisati. Si circondi di giovani e soprattutto di donne. A queste ultime affidi gli incarichi più complessi e delicati, come la gestione delle scuole e delle finanze, perché i bambini e i conti in ordine sono le cose più importanti.

A un giovane che almeno una volta nell'ultimo anno ha protestato per una strada o un quartiere abbandonato affidi l'urbanistica e la rete cinematica, ne avrà più cura lui che un professorone che pensa solo agli incarichi.

Viva questa sua esperienza con la leggerezza che impone il rapporto diretto con le persone e con la rigorosa serietà di fronte ai problemi che vengono a raccontarle. Il welfare, che è carne e sangue in un piccolo comune, lo riservi per sé: più dure saranno le sue giornate, più avrà fatto passi per diventare un politico migliore.

Faccia di ogni progetto un modo per dare lavoro: si stampi nella mente la valigia che devono riempire i suoi coetanei per superare la fame che ne hanno.

Ecco, giovane Franza, lei ora e solo ora ha nelle mani il suo destino.

Vada avanti anche a costo di vivere un solo giorno in quel consiglio comunale. Mostri alle eterne cariatidi che si sono impadronite della politica arianese una strada diversa.

Prenda il bivio che li lascia a casa con i loro veleni e i loro interessi. L'unico patto che deve fare è con la sua gente. Formi una giunta motivata più che esperta, di ragazzi che si faranno le ossa sul campo, con un'unica certezza: risolto un problema ne spunterà subito uno nuovo. Accade sempre così. In ogni città.

Giovane Franza ridìa speranza ad Ariano e traccerà un orizzonte diverso per tutta l'Irpinia. Noi ce lo auguriamo.