Cosimo Sibilia si fa "Coraggio" e lascia Forza Italia

Il deputato irpino primo a passare col nuovo soggetto politico di Brugnaro e Toti

cosimo sibilia si fa coraggio e lascia forza italia

Nel gruppo dei delusi anche quattro pentastellati. Sibilia lascia anche l'incarico di vicecoordinatore regionale e coordinatore di Avellino del partito di Berlusconi

Avellino.  

Cosimo Sibilia si è fatto “coraggio” e ha lasciato Forza Italia, il partito che lui ha contribuito a fondare, nel 1993, quando diede vita al primo circolo degli azzurri in Campania, nella sua Mercogliano.

Chi conosce il senatore irpino sa che questa non è stata un decisione avventata, o dettata da calcoli estemporanei. Il suo malessere dentro Forza Italia era evidente, già da almeno due anni, prima ancora delle note polemiche che lo hanno visto contrapposto a Fulvio Martusciello per la gestione delle candidature alle regionali nel 2020.

Il suo ruolo di primo piano nella Lega Nazionale Dilettanti lo ha tenuto impegnato e “lontano” dalla politica, senza mai rinunciare però al rapporto con il territorio. Sono i rapporti con il partito ad essere profondamente cambiati, al punto di decidere di lasciare definitivamente la “casa madre” sposando il progetto del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Il nuovo gruppo, che si costituisce oggi alla Camera, si chiama “Coraggio Italia”, e dal nome è chiaro che la matrice resta la stessa, cambia invece la prospettiva e lo spazio politico in cui agire. Il progetto di Luigi Brugnaro coinvolge anche 'Cambiamo!' di Giovanni Toti. Ieri pomeriggio all'Hotel Eden di Roma, è stato costituito con atto notarile un comitato promotore di cui ne fanno parte il gruppo di parlamentari che fanno capo al sindaco di Venezia e i deputati e senatori 'totiani'. L'organismo lavorerà nell’arco di due mesi alla nascita di un "nuovo movimento politico.

Cosimo Sibilia è tra i fondatori del nuovo partito e anche in questo caso sarà pioniere in Campania perchè è anche l'unico eletto nella nostra Regione a passare con Brugnaro, almeno per ora. In tutto sono una trentina i parlamentari che hanno già aderito al nuovo soggetto.

Sibilia lascia anche l'incarico di vicecoordinatore del partito di Berlusconi in Campania e di coordinatore ad Avellino. Incarichi ricevuti meno di un mese fa, quando, sotterrata l'ascia di guerra, si è deciso di rilanciare l'azione di Forza Italia in vista delle elezioni amministrative a Napoli.

Coraggio Italia ha dalla sua parte già un nutrito numero di parlamentari e senatori, non solo forzisti.

Nel dettaglio, dei 25 deputati, 12 sono di Forza Italia, 4 ex M5S e un leghista, che si sommano agli otto di 'Cambiamo!'

Ecco i dodici deputati forzisti che hanno detto addio a Silvio Berlusconi: Marco Marin, Stefano Mugnai, Michaela Biancofiore, Matteo Dall'Osso, Maurizio D'Ettore, Guido Germano Pettarin, Cosimo Sibilia, Elisabetta Ripani, Simona Vietina, Fitzgerald Nissoli Fucsia e Maria Teresa Baldini. A completare la pattuglia a Montecitorio sono i 'totiani' Daniela Ruffino, Guido Della Frera, Osvaldo Napoli, Giorgio Silli, Manuela Gagliardi e Claudio Pedrazzini, più Gianluca Rospi e Fabiola Bologna di 'Popolo Protagonista'.

Sono passati con l'imprenditore veneto quattro del mondo pentastellato (la grillina Martina Parisse e tre ex M5S Fabio Berardini, Carlo De Girolamo e Marco Rizzone) e un solo leghista, Tiziana Piccolo. Il Comitato promotore ha quattro capi delegazione: Brugnaro, Toti, Marco Marin e Gaetano Quagliariello. Sono previste due commissioni: una per la redazione dello statuto e dell’atto costitutivo, l’altra per la redazione della carta dei valori, del programma e del codice etico. I quattro capi delegazione, che faranno parte di entrambe, nomineranno ciascuno tre membri per ognuna delle tre commissioni (che saranno quindi composte da 16 persone).