Montella, sì all'ospedale di comunità nell'edificio del Convento

Il sindaco Buonopane: "E' nostro dovere adoperarci perché il SSN possa accogliere la richiesta"

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Montella.  

"Come amministratori comunali riteniamo doveroso adoperarci, con prontezza e lungimiranza, per cogliere tutte le occasioni idonee a migliorare la vita complessiva della comunità che ci ha dato l’onore di amministrarla" questa la premessa di una nota stampa inviata dall'amministrazione comunale di Montella in cui in sostanza si dice sì alla possibilità di realizzare l'Ospedale di Comunità nella struttura adiacente il Convento di S. Francesco a Folloni. 

"L’emergenza Covid-19, che purtroppo ancora non è finita, ha evidenziato che bisogna ripensare in modo profondo ai luoghi di cura e riprogettare modelli organizzativi ed assistenziali di integrazione ospedale-territorio, a nuovi modelli di assistenza territoriale come l’Ospedale di Comunità - continua l'amministrazione guidata da Rizieri Buonopane - Sia il Piano nazionale di resilienza e ripartenza che il SSN mirano al potenziamento dell’offerta dell’assistenza a livello territoriale, attraverso la creazione di nuove strutture e presidi, come l’Ospedale di comunità, dei quali si prevede un incremento di circa 400 unità sul territorio nazionale. Strutture sanitarie a tutti gli effetti, destinate a pazienti che necessitano di interventi sanitari e clinici «a bassa intensità» che, per motivi diversi, non possono essere erogati a domicilio".

"L’immobile comunale adiacente al Convento di San Francesco a Folloni, di recente ristrutturato con fondi regionali, che si è dimostrato essere durante la pandemia una risorsa utilissima per il territorio come Covid residence, è da ritenersi, per le caratteristiche architettoniche, strutturali e logistiche, adatto ad essere candidato come Ospedale di Comunità - chiarisce il sindaco - Respingendo ogni pretestuosa, falsa e strumentale disinformazione, secondo cui il Convento di San Francesco a Folloni e il Museo sarebbero destinati ad ospitare tale struttura sanitaria, l’amministrazione comunale, sicura di interpretare il comune sentire dell’intera comunità, nonché del territorio di riferimento, ritiene sia opportuno, anzi sia suo indifferibile dovere, adoperarsi perché il SSN possa accogliere e far sua tale richiesta".