L'Avellino lotta e protesta, Denis lancia la Reggina: 1-2

Doppietta del centravanti argentino, gol di Charpentier. Contestato l'arbitraggio

Avellino.  

L’Avellino cede il passo alla capolista Reggina, che sbanca il “Partenio-Lombardi” con il finale di 1-2. Decide una doppietta del sempreverde Denis, non basta il solito Charpentier per evitare la prima battuta d’arresto della gestione Capuano. Sabato prossimo altro duro banco di prova al “Ceravolo” contro il Catanzaro. Calcio d’inizio alle 20,45.

Le scelte iniziali – Nell’Avellino, l’undici iniziale è quello è ipotizzato alla vigilia con una sola sorpresa: Albadoro, che sembrava destinato alla panchina stando a quanto dichiarato da Capuano dopo la seduta di rifinitura, ovvero che l’attaccante si era fermato, è regolarmente in campo. Karic si accomoda, dunque, in panchina dato il rientro nell’undici iniziale di Celjak, che permette a Micovschi di tornare ad agire nelle vesti di mezzala sinistra. Toscano risponde con un 3-4-1-2 rinunciando, come era tra le opzioni di cui si era discusso nelle ore precedenti al match, a un 3-5-2 speculare a quello dei dirimpettai: Bellomo veste i panni del trequartista alle spalle di Reginaldo, preferito a Denis, e bomber Corazza. A centrocampo, Garufo e Rolando, al centro di un ballottaggio, sono, invece, schierati simultaneamente scalzando Bresciani. Applausi dalla Curva Sud per Capuano al momento dell’ingresso sul rettangolo di gioco per assistere al riscaldamento, anche se una parte della tifoseria non avrebbe accolto di buon grado l’armistizio siglato lo scorso venerdì tra alcuni rappresentati dello zoccolo duro dei supporter irpini e Di Somma. E, infatti, arrivano cori non solo contro De Cesare, ma anche rivolti al direttore sportivo.

Primo tempo – Avvio sprint della Reggina, vicina al vantaggio al 4’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Garufo rimette al centro, Bianchi gira verso la porta, Tonti la intercetta, ma non riesce a bloccarla; Reginaldo non trova la zampata da sottomisura, allontana la difesa irpina. Sul ribaltamento di fronte lancio di Celjak per Charpentier, che va via in velocità, arpiona il pallone e prova una sorta di pallonetto, spazzato poco davanti alla linea di porta da Loiacono. La partita si fa maschia, non mancano i contatti duri. Il primo a finire nell’elenco dei “cattivi” dell’arbitro Gariglio della sezione di Pinerolo è Celjak (16’). Al 23’, Reginaldo viene pescato tutto solo in area di rigore, controlla e tira, ribatte la retroguardia avellinese. Al 26’, fallo al limite di Parisi su Corazza: il giallo lo manda in diffida. Si incarica della battuta Bellomo, che spolvera l’esterno della rete con un destro a giro. La prima frazione di gioco scivola via sul filo dell’equilibrio: al 35’, risultato inchiodato sullo 0-0. Un giro di lancette più tardi, episodio singolare: Reginaldo a tu per tu con Tonti prova a piazzarla, il portiere risponde “presente”. La bandierina dell’assistente Massimino della sezione di Cuneo è alzata, ma il direttore di gara lascia correre: ci prova, allora, De Rose. Palla di poco a lato. Esplode il disappunto dagli spalti, dei calciatori e di Capuano, ammonito per proteste. Gli amaranto spingono sull’acceleratore: cambio di campo, Garufo crossa rasoterra per Reginaldo, anticipato al momento della correzione a rete da un provvidenziale intervento di Laezza, che si rifugia oltre la linea di fondo. La gara si accende improvvisamente e il “Partenio-Lombardi” diventa una polveriera come ai vecchi tempi. Al 44’, ammonito per proteste pure l’ex tecnico dei lupi, Toscano. Al 45’, sospetto tocco di braccio in area di Illanes, ma si continua a giocare. Si va al riposo senza recupero, reti inviolate.

Secondo tempo - Si riparte con tre cambi: nell’Avellino, fuori Parisi, già ammonito e nervoso, dentro Karic; nella Reggina, dentro Doumbia e De Francesco per Bellomo e Corazza. Al 48’, Reginaldo si incunea in area di rigore da posizione defilata, Tonti lo chiude in uscita bassa, ma non abbranca la sfera; tentativo di ribattuta, a porta ormai vuota, contrato da Celjak, che rischia, ma il bracco è attaccato al corpo. Al 50’, punizione all’altezza della linea dell’area, posizione defilata sulla sinistra della linea a tre difensiva locale, a due passi dal primo assistente di linea Gualtieri (gemello dell’arbitro che ha diretto Ternana – Avellino, ndr), che scatena la rabbia dei lupi. Sugli sviluppi della palla inattiva, colpo di testa a lato di Loiacono. Al 54’, botta dal limite di Albadoro, Guarna respinge coi pungi. Poi dentro Denis per Reginaldo. L’argentino farà la differenza. Ma, intanto, è l’Avellino a salire di tono con l’andare della contesa. Al 60’, partita sempre più vivace con ripartenze fulminee dei padroni di casa. Al 64’, arriva, però, la doccia gelata: Reggina in vantaggio. Traversone dalla destra di Bianchi, incornata di Denis e pasticcio di Tonti. L’estremo difensore è molle nel tentativo di presa e la palla si spegne nell’angolino alla sua destra. Al 69’, “El Tanque” gonfia ancora la rete dopo aver ciccato il primo tentativo su assist dalla destra di De Francesco. Su tutte le furie la panchina dell’Avellino, che invoca un fallo ai danni di Laezza. Si uniscono alle recriminazioni pure i calciatori, ne fa le spese Zullo, che rimedia un giallo. Capuano getta nella mischia Alfageme per Albadoro e Rossetti per De Marco. L’Avellino non ci sta e accorcia le distanze con il solito Charpentier, che svetta sul secondo palo e buca Guarna con un inzuccata schiacciata su invito di Micovschi, innescato da una sventagliata di Di Paolantonio: al 72’ è 1-2. Quarto centro consecutivo e quinto in campionato per il francese. Sale l’incitamento del popolo biancoverde, che vuole il pari. Al 78’, tiro deviato di Rossetti: palo. All’81’ ultimo cambio di Toscano: Gasparetto rileva Bianchi. L’Avellino è generoso nel finale. All’85’ punizione di Zullo: alta sulla traversa. La pressione conclusiva non basta per evitare la prima sconfitta dell’era Capuano. La Reggina si conferma capolista in solitaria centrando l’ottavo successo stagionale in campionato e confermandosi imbattuta. Dopo il triplice fischio finale Capuano e Di Somma scatenati contro la terna arbitrale.

Il tabellino.

Avellino - Reggina 1-2

Marcatori: st 19’ e 24’ Denis, 27’ Charpentier.

Avellino (3-5-2): Tonti; Illanes, Zullo, Laezza; Celjak, De Marco (25’ st Rossetti), Di Paolantonio, Micovschi, Parisi (1’ st Karic); Albadoro (25’ st Alfageme), Charpentier. A disp.: Pizzella, Abibi, Palmisano, Njie, Carbonelli, Evangelista, Silvestri, Petrucci. All.: Capuano.

Reggina (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Blondett, Rossi; Garufo, Bianchi (36’ st Gasparetto), De Rose (13’ st Salandria), Rolando; Bellomo (1’ st De Francesco); Reginaldo (9’ st Denis), Corazza (1’ st Doumbia). A disp.: Lofaro, Farroni, Marchi, Paolucci, Bresciani, Rubin. All.: Toscano.

Arbitro: Gariglio della sezione di Pinerolo. Assistenti: Gualtieri della sezione di Asti e Massimino della sezione di Cuneo.

Note: Ammoniti: Celjak, Parsi e Blondett per gioco falloso; Capuano, Toscano e Zullo per proteste. Angoli: 5-2. Recupero pt 0’; st 3'. Spettatori: 4.524 (2.952 abbonati, 1.572 biglietti venduti di cui 275 per il settore ospiti) per un incass di 15.850 euro.

In basso la fotogallery di Mario D'Argenio.