Avellino, Parisi e Di Paolantonio: Martone cita Carriero

Nel parlare di mercato, il direttore generale presenta una scelta operata ai tempi della Casertana

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Avellino.  

È il day after di una conferenza stampa che ha offerto tanti spunti, anche di mercato, per l'Avellino. Se il direttore sportivo, Carlo Musa, ha preferito parlare del mercato di gennaio solo per aspetti contrattuali e di rapporti con calciatori, agenti e altri club ("Il mercato ha anche delle evoluzioni giornaliere. Ora dopo ora, cambia una situazione, arriva un'offerta su un ragazzo, viene proposto uno scambio, c'è un valorizzato o uno scambio di valorizzati...", queste le parole del ds), il direttore generale, Aniello Martone, è entrato nel merito delle dinamiche che sembrano coinvolgere i profili di Fabiano Parisi e Alessandro Di Paolantonio: "Sono tutti in uscita e tutti in entrata. - ha spiegato il dg dell'Avellino - Se domani mi arriva un'offerta per Parisi, di 700mila euro, io lo do. Se mi arriva un'offerta per Di Paolantonio, dal Bari dico per dire, 100mila euro, io lo do. Non è che non lo do e ne vado a prendere un altro. Sono tutti sul mercato, ogni cosa c'ha un'offerta e un prezzo".

Nessuna fretta sul mercato con una programmazione finalizzata al 2020: "C'è questa offerta, vuoi andare? Certamente io non pago il giocatore per darlo a qualcun'altro, altrimenti resta qua. - ha aggiunto Martone - Il progetto partirà dal primo luglio 2020. Manca un attaccante, manca un difensore, per il 12 abbiamo una situazione di emergenza, ma non vuol dire che per il 12 dobbiamo comprarli subito. Il mercato finisce il 31".

Nel corso della conferenza stampa, il direttore generale dei lupi ha presentato anche una scelta operata a Caserta. Giuseppe Carriero fu acquistato dal Parma, ma restò in rossoblu per altri 6 mesi: "Dipende sempre dalle dinamiche. Io posso vendere pure Parisi, me lo tengo in prestito per 18 mesi. Dipende dall'accordo che faccio. Posso vendere anche Di Paolantonio, lo vendo per giugno, oppure lo vendo fra 2 anni. Come ho fatto con Carriero: l'ho venduto al Parma e m'è rimasto per altri 6 mesi. - ha affermato Martone - Poi, a giugno avrò tutto il tempo di sostituire Parisi, Di Paolantonio".

Martone ha chiarito anche l'aspetto economico: "Direttori, allenatori, presidenti, giocatori quanti ne vuoi: i soldi non ci sono. Quindi, se ci arrivano i soldi io non sono pazzo. - ha proseguito il dirigente biancoverde - Ma lo faccio per l'Avellino perchè, per me, potrei tenere il giocatore, un anno - due anni vado via, ho fatto il mio risultato sportivo e vado via. Se io voglio bene all'Avellino, devo cominciare anche a guardare alle casse dell'Avellino con una programmazione. È normale che, se mi chiede Parisi, 300mila e lo vuole subito, io dico no, me ne dai 500, ma con 300 me lo tengo per altri 18 mesi. Faccio un accordo così. Dipende dalle dinamiche calcistiche, in quel momento come sono le situazioni. Uno scambio alla pari, può darsi che do Parisi e prendo un giocatore di B importante e non voglio fare più minutaggio, voglio guardare il risultato sportivo. Le dinamiche cambiano giorno per giorno. Ho visto giocatori che scendono con le auto, mentre stanno venendo a firmare, arriva un'altra richiesta e girano in autostrada e vanno via. Se mi chiama la Fiorentina e vuole Illanes perché deve andare da un'altra parte. Mi dà il giusto che mi deve dare, io cambio e vediamo. È normale che non deve rimanere scoperto quel ruolo. Sono le dinamiche che arrivano quotidianamente, oggi parliamo di una cosa, domani il procuratore cambia idea o il direttore. Il calcio non è una scienza esatta".