Capuano: "Vogliamo vivere un sogno. In campo come gli indiani"

Verso Ternana - Avellino, la conferenza stampa pre-partita del tecnico dei biancoverdi

capuano vogliamo vivere un sogno in campo come gli indiani
Avellino.  

Cresce l'attesa per Ternana - Avellino, valida per il primo turno dei playoff, in programma mercoledì, alle 20,30, allo stadio “Liberati”. A scandire la marcia di avvicinamento dei biancoverdi al match, la conferenza stampa pre-partita di Ezio Capuano. L'allenatore ha, innanzitutto, fornito rassicurazioni circa le sue condizioni di salute (lo scorso sabato ha passato la notte in osservazione all'ospedale di Melfi per un'aritmia cardiaca, ndr): “Sto benissimo e ringrazio chi si è preoccupato per la mia salute, ho ricevuto tanti messaggi e telefonate. Il primo tracciato all'ospedale di Pescopagano è stato dato una valutazione diversa, stamattina ho fatto nuovi esami alla Clinica Montevergine, ringrazio per la disponibilità il sindaco di Mercogliano e il direttore sanitario. È un problema che ho avuto anni fa, non c'entra nulla lo stress, i miei ragazzi sono encomiabili e non mi danno pensieri. Gli esami sono andati bene, sono più forte di prima e non mi abbatteranno.”

Poi sotto con l'attesa per la gara da dentro o fuori. I lupi devono vincerla entro il novantesimo per andare avanti: “Siamo in un momento importante della storia recente del club. Andremo a Terni a giocarci la partita della vita, con le nostre argomentazioni tattiche e motivazionali. Abbiamo l'obbligo di fare la partita, andando oltre le nostre volontà fisiche per regalare un sogno a noi e al popolo irpino. In partite del genere non esistono vantaggi, affrontare la Ternana o il Catanzaro per me era la stessa cosa. Magari la Ternana ha già giocato e ha avuto poco tempo per recuperare, ma le loro motivazioni saranno altissime, come le nostre. È una squadra molto forte, allenata da un bravo tecnico. Le insidie sono tante. Siamo preparati per entrambi i moduli della Ternana che contro di noi ha giocato con il 3-5-2 e con la Juventus è scesa in campo con il 4-3-1-2.”

Capitolo palle inattive. Nei tre precedenti stagionali, oltre a un calcio di rigore, due dei tre gol irpini che hanno determinato i successi all'andata e al ritorno in campionato sono arrivati così: “I calci piazzati possono rappresentare un'arma decisiva come in tutte le partite, ogni episodio potrà essere determinante. Noi creiamo tantissimo sui calci piazzati, perché lavoriamo tantissimo durante la settimana. Mammarella è un giocatore forte sui piazzati, noi cercheremo di limitare al massimo le situazioni del genere. Ma la Ternana non ha solo Mammarella, ma ha un organico molto importante. Sul piano fisico non sono preoccupato, la forza dell'Avellino era l'aggressività, dovremo andare lì a fare la partita, dovremo essere bravi a scalare in avanti. La nostra condizione fisica prima dello stop era notevolissima, difficilmente ci rintanavamo in difesa. Non potremo mai più avere quella condizione fisica, quindi abbiamo lavorato su situazioni diverse.”

Così sulla indispensabile estensione dei contratti in scadenza: “Rinnovi? Sono cose che non mi riguardano. Ho detto ai ragazzi che chi non se la sente può restare fuori, chi gioca dovrà sputare sangue. Mi auguro che prevalga il buonsenso da parte di tutti, senza vincitori nè vinti, capire che questa partita è la più importante della storia recente della società. Durante gli allenamenti ho visto buone cose.”

La testa è già sul rettangolo verde su cui Capuano ha conquistato la prima vittoria sulla panchina avellinese: “La partita sarà lunghissima, la squadra dovrà essere compatta e se ci allunghiamo possiamo andare in difficoltà. Per me non è una partita secca, perché noi dobbiamo vincere, la Ternana può contare su due risultati su tre. Dovremo essere ordinati, cercando di fare gol dal primo secondo, ma questo non significa che ci sbilanceremo in avanti, significherebbe consegnarci all'avversario. I cinque cambi conteranno tantissimo, sono importanti.”

Per il mister di Pescopagano esordio assoluto in carriera negli spareggi promozione: “Ho vinto cinque campionati, è vero giocherà i primi playoff, ma la Cavese, la Puteolana o la Sambenedettese li ho portati io ai playoff, non lo ho disputati ma non conta nulla. La regola è cambiata da poco, anche ad Arezzo li avrei disputati. La partita più importante della mia carriera? Per me è ogni domenica.”

Dini k.o., toccherà a Tonti difendere i pali: “Mi aspetto grande professionalità, quando sono arrivato non giocava e io l'ho mandato in campo. È un ragazzo esemplare, un buon portiere, ma se dovesse prendere due ammonizioni andremo in difficoltà perché abbiamo un ragazzo bravo, ma non pronto (Pellecchia, ndr). Sicuramente c'è chi non si è allenato con continuità per problemi muscolari, calciatori importanti, farò io le scelte e giocherà chi è in condizione per farlo, fisicamente e mentalmente.”

Infine, un messaggio per i tifosi: “Come gli indiani ci metteremo la fascia alla testa, lotteremo e ci sacrificheremo l'un per l'altro. Tutti coloro i quali hanno lavorato per l'Avellino, compreso Giovanni Ignoffo, ha fatto un lavoro incredibile. Abbiamo passato tre cambi societari, una partita non cambierà le sorti della stagione. Speriamo di andare avanti quanto più possibile. Il pubblico può essere un'arma importante, per noi lo è sempre stato, ma anche quando non c'è stata la Curva, per coerenza illimitata, abbiamo giocato per loro".