Avellino in visita a Montevergine, benedizione e doppio siparietto

La squadra biancoverde è stata accolta e benedetta dall'abate Guariglia

avellino in visita a montevergine benedizione e doppio siparietto
Avellino.  

L'Avellino ha raggiunto Montevergine alla vigilia della gara casalinga con il Potenza. Dirigenza al gran completo, staff tecnico e calciatori sono saliti a bordo della funicolare delle 9,30 e, dopo i 7 canonici minuti di percorrenza, hanno raggiunto a piedi il Santuario Mariano dove ad accoglierli c'era Riccardo Luca Guariglia. Dinanzi all'effige della Madonna, l'abate ha tenuto un discorso alla squadra ricordando la tradizione dei pellegrinaggi delle squadre di calcio dell'Avellino ai piedi di Mamma Schiavona, poi ha recitato le preghiere di rito, con la sentita partecipazione del gruppo biancoverde, prima della benedizione finale a cui è seguito un primo simpatico siparietto.

Nel corso dell'oratoria finale l'abate si è rivolto in un paio di circostanze al direttore sportivo Di Somma sottolineando, innanzitutto, come il mister (per cui l'esperto dirigente è stato scambiato) conosca bene il legame tra l'Avellino e Montevergine essendo da più anni alla guida della squadra e aggiungendo che è sua abitudine raggiungere l'abbazzia a piedi. E così, nel momento in cui la squadra si è spostata in un'altra sala per ricevere in dono un portachiavi, Di Somma si è rivolto a Braglia, che ha attendeva i suoi ragazzi all'esterno, ironizzando: "Puoi anche non venire, a quanto pare l'allenatore sono io".

Momenti di leggerezza, che testimoniano un clima disteso a dispetto che i risultati che tardano ad arrivare, alla vigilia di una partita importante, seguiti dal secondo e ultimo momento all'insegna della simpatia nel corso della mattinata. L'abate ha ricordato la storia del colore verde della maglia dell'Avellino, dovuta al colore del liquore benedettino Anthemis, promettendo ai calciatori di inviargli dei campioni in concomitanza delle festività natalizie, ma è stato bonariamente stoppato dal presidente D'Agostino che ha puntualizzato: "Solo se da qui a Natale se lo meriteranno". Via risate, ma occhio perché nello scherzo c'è pur sempre un fondo di verità.