L'Avellino non riesce a cambiare passo, harakiri ad Andria: 1-1

Pari di rigore al "Degli Ulivi": vantaggio firmato De Francesco, Benvenga ringrazia Dossena e fa 1-1

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Avellino.  

Continua a faticare l'Avellino, che ad Andria non va oltre l'1-1 con la Fidelis. Matura così il sesto pareggio in nove partite. Troppo poco per ambire a lottare per il primo posto, saldamente nelle mani del Bari: 3-1 a Campobasso, +11 sugli irpini.

Dopo Maniero, vittima di un risentimento muscolare nel corso della rifinitura, si aggiunge a Kanoute e Scognamiglio nell'elenco degli indisponibili anche D'Angelo, che al “Degli Ulivi” c'è, ma in tribuna, con l'ausilio delle stampelle: distorsione a una caviglia comunicata solo al momento della consegna delle distinte ufficiali. L'entità dell'infortunio sarà approfondita attraverso esami strumentali. Mastalli funge da mezzala sinistra e c'è un'altra sorpresa nell'unidici iniziale dei biancoverdi, schierati col 4-3-3: Mignanelli è preferito a Tito sulla corsia mancina. Tra le file biancoazzurre panchina a sorpresa per Bubas, il neo-tecnico Ginestra opta per il 3-5-2 con il tandem d'attacco composto da Tulli e Alberti. Bolognese gioca al posto dell'acciaccato Di Noia a centrocampo.

Ritmi blandi in avvio di gara su un rettangolo di gioco in condizioni disastrose, come messo in preventivo da entrambe le squadre, con annessi rimbalzi altamente irregolari del pallone. La prima occasione della partita si materializza al 12', sulla corsia destra, dove Zampano rappresenta più di un semplice grattacapo per Mignanelli, sempre impreciso in fase di scarico e in grave difficoltà in quella di non possesso. Il 93 locale taglia alle spalle del terzino irpino e mette dentro un cross al bacio per Tulli: miracoloso colpo di reni in controtempo di Forte, che si rifugia in calcio d'angolo. Al 26', dopo tanta fatica a mettere in fila anche tre passaggi consecutivi, si vede l'Avellino: Di Gaudio si mette in proprio, prende la linea di fondo e tocca all'indietro, Dini si tuffa per deviare la sfera, che finisce in zona Mastalli. Il pallone resta un po' sotto al centrocampista, che riesce comunque a girarlo in porta dove c'è Bonavolontà sulla linea di porta a salvare i pugliesi. Il primo tempo si chiude con una doppia chance per i padroni di casa: prima Alberti, su cross di Carullo, anticipa di testa Forte non trovando lo specchio della porta (41'), poi Zampano scambia con Tulli liberandosi di Mignanelli, ma sbaglia l'ultimo controllo per un rimbalzo irregolare favorendo l'intervento dell'estremo difensore ospite.

Si riparte senza cambi. Al 55' arriva il primo e a ordinarlo è Braglia: fuori Gagliano, dentro Plescia. L'attaccante conquista subito calcio di rigore prendendo posizione davanti a Sabatino, che lo affonda su spiovente tagliato di Di Gaudio dalla sinistra. L'arbitro Galipò della sezione di Firenze non ha dubbi e indica il dischetto su cui si presenta De Francesco, con la fascia di capitano: destro a incrociare, Dini intuisce l'angolo, ma non basta. Al 62' è 0-1. Partita in discesa, ma l'Avellino non butta la palla in tribuna, anzi si butta via con unretropassaggio suicida di Dossena, che serve Tulli in area di rigore nel tentativo di toccare per Forte. Tulli fa sponda per Alberti e Forte lo arpiona cercando di evitare la battuta a rete a porta ormai vuota. L'angolo di battuta lo intuisce pure Forte, ma è potente e precisa anche la conclusione dell'altro capitano in campo, Benvenga.S oli tre giri di lancette (65') ed è di nuovo parità: 1-1. Via alla girandola delle sostituzioni, l'Avellino passa al 3-5-2 con l'inserimento di Aloi, Matera e Rizzo per Carriero, Mastalli e Micovschi, l'arretramento di Ciancio in difesa e Di Guadio ad agire in tandem con Plescia in attacco. Ma dopo il botta e risposta non accade più nulla. Altro mezzo passo falso per l'Avellino. Mercoledì, alle 21, seconda trasferta di fila: appuntamento al “Massimino” contro il Catania.

Il tabellino.

Fidelis Andria – Avellino 1-1

Marcatori: st 17' De Francesco (rig.), 20' Benvenga (rig.).

Fidelis Andria (3-5-2): Dini; Benvenga, Alcibiade, Sabatino (23' st Venturini); Zampano (23' st Di Noia), Casoli, Bonavolontà, Bolognese (26' st Dipinto), Carullo; Alberti (40' st Avantaggiato), Tulli (26' st Bubas). A disp.: Vandelli, Paparesta, Fontana, Lacassia, De Marino, Nunzella, Pelliccia. All.: Ginestra.

Avellino (4-3-3): Forte; Ciancio, Dossena, Silvestri, Mignanelli; Carriero (23' st Aloi), De Francesco, Mastalli (27' st Matera); Micovschi (27' st Rizzo), Gagliano (10' st Plescia), Di Gaudio. A disp.: Pane, Tito, Sbraga, Bove, Messina. All.: Braglia.

Arbitro: Galipò della sezione di Firenze. Assistenti: Zanellati della sezione di Seregno e Piatti della sezione di Como. Quarto Ufficiale: Delrio della sezione di Reggio Emilia.

Note: Ammoniti: Casoli, Sabatino, Bubas, Forte e Mignanelli per gioco falloso; Dossena e Carullo per reciproche scorrettezze. Angoli: 1-4. Recupero: pt 0'; st 4'. Spettatori e incasso non comunicati.