Avellino, qualche dubbio nelle certezze iniziali: l'evoluzione nella rosa

Ancora lunga la lista dei partenti e si cerca l'accelerazione in entrata

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Avellino.  

Una pausa di riflessione lontano dal terreno di gioco, di studio delle mosse da definire in pochi giorni per una rosa che risulta incompleta a Ferragosto: il margine, almeno per aspetti tecnici e per le soluzioni tattiche verso l'esordio ufficiale, è aumentato in virtù dello slittamento della prima giornata di campionato, ma non è cambiata la deadline della sessione estiva e l'Avellino è chiamato all'accelerazione in entrata e in uscita.

Gli esuberi risultano ancora una volta ago della bilancia nell'evoluzione del nuovo gruppo, che ha palesato criticità nei test precampionato. La sconfitta con la Roma Primavera, il pari con la Casertana e i primi veri campanelli d'allarme, poi la vittoria a Lioni contro la Polisportiva che però ha lasciato nuovi dubbi: un 3-0 privo di vere emozioni, da tante ombre e poche luci con un pubblico che ha confermato il disappunto proprio al “Nino Iorlano”.

La tifoseria attende i nuovi colpi verso il campionato e gli acquisti chiariranno l'obiettivo stagionale con Salvatore Aloi seguito dalla Virtus Entella, Alessandro Mastalli verso la Lucchese e altri quattro calciatori (Francesco Forte, Riccardo Maniero, Andrea Sbraga e Gennaro Scognamiglio) sempre in uscita.

Inoltre, emergono dubbi anche su alcune pedine che figurano tra le certezze iniziali del percorso intrapreso. Claudiu Micovschi non ha ancora centrato il cambio di passo nella preparazione, ma non è l'unico a dover determinare lo sprint nei prossimi giorni. C'è poi Gabriele Bernardotto, inserito nella lista degli attaccanti per la rosa 2022/2023, ma che potrebbe anche salutare l'Avellino come fatto nell'estate 2021, quando è stato girato in prestito al Teramo.