Scandone, Menetti è di Treviso. Alberani: scenario dimissioni

Il clamoroso no al coach ex Grissin Bon apre diversi interrogativi

Avellino.  

 

di Carmine Quaglia

Respinto dalla Sidigas Avellino sul più bello, all'atto della firma, Massimiliano Menetti non poteva più attendere e ha accettato l'offerta della De' Longhi Treviso. Alle 17.30, il club veneto, che ieri ha ufficializzato l'addio con Stefano Pillastrini, presenterà il coach ex Grissin Bon. Tutto in poche ore: Treviso punterà su Menetti con un progetto pluriennale, ma che pone come obiettivo primario il rientro in A sin dalla prossima stagione (saranno tre le promozioni nel prossimo campionato con la massima serie che passerà a 18 squadre nel 2019/2020). 

Il patron della Scandone, Gianandrea De Cesare, con il silenzio degli ultimi giorni, ha decretato la fumata nera per l'arrivo di Menetti e, al contempo, ha posto forti dubbi sull'operato del direttore sportivo della Sidigas, Nicola Alberani, fautore dell'approdo del tecnico nativo di Palmanova ad Avellino. A confermare l'intesa di massima e l'inizio dei lavori per il roster futuro ci sono i colloqui della scorsa settimana e l'incontro tenuto dopo l'ultimo weekend quando il ds biancoverde aveva raggiunto Bologna per gli impegni in Legabasket. A questo punto, anche la posizione di Alberani non risulta più salda con lo scenario delle dimissioni del direttore sportivo che si apre, all'improvviso, nel mondo Sidigas.

Il nuovo coach - Presumibile, ma ancora non chiaro, l'iter dei prossimi giorni per la società irpina. Luca Banchi è il "pallino" di De Cesare, ma il coach toscano attende la chiamate di club europei. Solo la Virtus Bologna potrebbe davvero tentare l'assalto all'ex Torino e Bamberg. Quindi, al momento, Banchi resta solo una suggestione, come quella di Jasmin Repesa, fermo dal 2017. Dopo il no a Menetti, ad Avellino non resterebbe che l'arrivo di un coach straniero o di un tecnico reduce da esperienze in A2 (Luca Dalmonte e Marco Ramondino su tutti).