Scandone, nessuna traccia di potenziali acquirenti

Minime certezze sul futuro del club biancoverde, nato il primo luglio 1948

Avellino.  

Appena una settimana fa, da casa Sidigas, filtrava l'intenzione di Gianandrea De Cesare di dare in gestione la Scandone. A poche ore dal Ferragosto, non c'è traccia di potenziali acquirenti, ma anche di subentranti per il club cestistico biancoverde, nato il primo luglio 1948 e che ha vissuto, dal 2000, per 19 anni, la massima serie del basket italiano, disputando anche la EuroLeague nel 2008/2009. Solo un interesse e un appoggio si confermano con il passare delle settimane. È quello della famiglia dello Scafati Basket, del main sponsor, Giovanni Acanfora, e del patron Nello Longobardi, da sempre vicino alle sorti della Scandone. I due imprenditori, però, in una conferenza stampa congiunta, hanno chiarito la posizione nella società dell'Agro. Ad Avellino potrebbe trattarsi di una sponsorizzazione dell'azienda scafatese e nulla più. Nessun ingresso vero e proprio nel sodalizio.

Ad Avellino, il tempo scorre senza la benché minima certezza sul futuro della Scandone, ancorata alla pre-iscrizione formulata dall'amministrazione comunale, del sindaco, Gianluca Festa. La Sidigas aveva presentato l'idea di una cessione o comunque di un sostegno con contatti avviati con l'imprenditoria irpina e campana. Passano i giorni, ma di trattative nemmeno l'ombra. Nella prospettiva, qualche certezza potrebbe arrivare subito dopo Ferragosto, ma ad oggi la criticità del club resta, con la massa debitoria e i potenziali lodi a certificare la crisi e le complicazioni per il percorso futuro di una società uscita dalla massima serie e sprofondata in B nel silenzio generale.