Corato-Avellino, altro caso: episodio di razzismo

Due giornate di squalifica del campo. La società pugliese: "Ci dissociamo totalmente dal gesto"

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Avellino.  

Se per la gara d'andata, vinta sul campo dalla Scandone, sarà decisiva l'udienza del Tribunale Federale fissata per mercoledì prossimo, il match del girone di ritorno tra il Basket Corato e Avellino, giocato il 16 febbraio e vinto dai pugliesi, ha riservato un ulteriore caso. Episodio di razzismo, subito dal cestista della Scandone, Bruno Ondo Mengue, prima elencato nei provvedimenti disciplinari del giudice sportivo e poi confermato dalla Corte Sportiva d'Appello con un comunicato ufficiale di mercoledì scorso e pubblicato solo nelle ultime ore sul sito della FIP.

Nei provvedimenti, per Corato ecco "la squalifica del campo da gioco per due gare (squalifica campo per 1 gara per offese e minacce agli arbitri per tutta la durata della gara da parte dei tifosi locali, nonchè comportamento gravemente e ripetutamente offensivo a fine gara nei confronti dell'atleta avversario Ondo Mengue, di evidente stampo razzista; - si legge nella nota FIP a margine del risultato - squalifica campo per 1 gara perchè durante l'ultimo minuto di gioco il 2° arbitro veniva strattonato per la maglietta lungo la linea di fondo da un tifoso locale)". 

La società pugliese ha presentato reclamo per l'annullamento della sanzione inflitta, la derubricazione dell'llecito contestato con conseguente commutazione della residua giornata di squalifica del campo, ma la Corte Sportiva d'Appello ha confermato in pieno le decisioni prese dal giudice sportivo. "Letto il rapporto arbitrale dal quale risulta che durante dei tl a 20'' dalla fine della gara tirati dal n.0 B (Ondo Mengue), alcuni ultras di casa facevano ripetutamente il gesto della scimmia in direzione del giocatore, accompagnandolo con ululati "uh uh" di stampo razzista" e che "durante l'ultimo minuto di gioco il secondo arbitro veniva strattonato per la maglietta da un ultras ospite", sentito telefonicamente il I arbitro il quale, confermando quanto indicato nel rapporto di gara, specificava che un numero imprecisato di tifosi posizionati dietro il canestro, mentre l'atleta Ondo Mengue si apprestava ad effettuare i tiri liberi, rivolgevano allo stesso versi ("uh uh") e gesti ("mani sotto le ascelle") inequivocabilmente riconducibili ad espressioni di discriminazione razziale; ritenuto pertanto che appare adeguate a quanto accaduto la sanzione della classifica del campo per due giornate; per questi motivi rigetta il reclamo e dispone addebitarsi il relativo contributo".

Ecco il comunicato del Basket Corato e del suo presidente, Antonio Marulli: "In primis, la società vuole dissociarsi totalmente dal gesto compiuto da “isolati” individui; la società del Presidente Marulli ripudia con ogni mezzo il razzismo ed è sempre attenta e attiva alla eliminazione della barriere sociali. Innumerevoli, infatti, sono gli eventi organizzati con i ragazzi provenienti dal Centro di Immigrazione di Corato nel recente passato. Il gesto di “isolati” individui non può macchiare nè la società nè la sempre corretta tifoseria locale. In merito al tifoso che ha strattonato la maglietta dell’arbitro, la società si riserva di richiedere e quantificare agli interessati il grave danno economico subito in conseguenza della disputa delle gare su campo neutro, in modo tale che ciò possa essere di lezione e monito a tutto il pubblico. Il Presidente Marulli e tutta la società sono stanchi negli anni di dover sempre “mettere mano al portafoglio” per fatti esterni; la conseguenza è che la società dovrà trovare il modo di recuperare le ingenti spese da affrontare, anche a mezzo istituzione di una seconda giornata pro-corato. Inoltre, la società invita chi si reca al Palazzetto solo per arrecare gravi danni (come squalifiche e multe) a non recarsi più al Palalosito; altri sono gli insegnamenti che bisogna dare ai tanti bambini che tutte le domeniche popolano le tribune. Infine, si comunica che la Federazione ha approvato la disputa delle due prossime gare sul campo neutro di Melfi; si ringrazia la fattiva collaborazione dell’amico neroverde Gerardo Montanarella".