Scandone, la riorganizzazione passa dalla proprietà

Il club appare voglioso di ripartire, ma resta fermo allo stop del torneo deciso a inizio aprile

scandone la riorganizzazione passa dalla proprieta
Avellino.  

Sembra emergere la volontà di un nuovo progetto, societario e tecnico, capace di superare le incognite dell'ultima stagione, ma la Scandone resta legata all'evoluzione del caso Sidigas. Dopo un'annata di dubbi tecnici ed economici, la gestione Canonico-Santoli chiede garanzie lungo il mese di luglio, l'ultimo in base all'accordo stipulato la scorsa estate e che può diventare il primo di un nuovo rapporto. Tutto passa dalla proprietà e dalle decisioni che sarà assunte in tribunale. Si torna al ruolo assunto dal commissario, Francesco Baldassarre, e dal liquidatore della società, Luciano Basile. L'intenzione è quella di ridefinire i paletti dell'accordo per strutturare davvero il club con un organigramma definito su doppio livello, dirigenziale e tecnico e con una figura abile nell'incrociare le esigenze dietro la scrivania e sul parquet. Affare non semplice, ma da risolvere per ottenere davvero un cambio di prospettiva dopo mesi di silenzio. La Scandone resta comunque ferma al comunicato di fine del torneo, motivata dall'emegenza covid a inizio aprile.