Scandone il futuro appeso a un filo, il sindaco Festa valuta un'alternativa

Si punta alla sopravvivenza del basket nel capoluogo irpino

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Avellino.  

Il futuro (incerto) e il presente della Scandone viaggiano ormai di pari passo da anni dopo il mesto declassamento dalla Serie A alla Serie B, tra una marea di vicissitudini societarie, e la retrocessione in Serie C a margine dei playout in cui i biancoverdi hanno ceduto il passo alla Viola Reggio Calabria e alla Virtus Pozzuoli. Le scadenze FIP si avvicinano, così come il 20 agosto, data in cui dovrà essere presentato il concordato in bianco al Tribunale di Avellino. Nominato il nuovo liquidatore, Goffredo Solimeno; cambiati gli avvocati, con Fabio e Achille Benigni che sono stati sostituiti da Marcello Penta e Maria Laura Roca, il destino dei biancoverdi resta appeso a un filo. Il sindaco Festa che aveva evitato il fallimento del club iscrivendolo in Serie B, con annessa vanificazione del concomitante tentativo della famiglia Sanfilippo e di altri soci di salvare il basket cittadino ripartendo dalla A2, con il progetto della Pallacanestro Avellino, starebbe pensando di giocare d'anticipo organizzando una cordata per la nascita di una nuova società o il rafforzamento della compagine societaria di una già esistente (si vocifera della Del.Fes.). L'obiettivo sarebbe quello di acquistare il titolo sportivo di Serie B della neo-promossa Fortitudo Roma. Tra il dire e il fare ci sono obblighi federali stringenti. Si vedrà. Intanto, si continua a navigare, tristemente, a vista.