Il mare...a Guardia Sanframondi

Bagno di folla per il restauro del mantello della Madonna

Guardia Sanframondi.  

Un mare di folla quello che era presente alla cerimonia di consegna del tessuto restaurato che in passato era stato il manto della Madonna di Guardia.

Una folla devota, silenziosa, composta anche da numerosissimi giovani e bambini, che ha dimostrato ancora una volta una devozione grandiosa verso la figura della Madonna dell'Assunta, in un momento storico in cui la nostra fede religiosa è cruentemente attaccata.

Poniamo alcune domande al Dr. Dario D'Auria, in rappresentanza dell'Associazione Culturale Benevento Inside, responsabile della logistica del progetto di restauro del prezioso tessuto.

 

La Sua Associazione è stata anche l'artefice di questa cerimonia ?

R. Assolutamente No. Da noi è partita la scintilla che ha fatto scaturire questo evento e il suggerimento su come strutturarlo . Il vero protagonista, come già ho sottolineato nel mio intervento, è la Gente di Guardia, che attraverso la sua proiezione più diretta e genuina, i Comitati Rionali dei Riti Settennali, ha avuto la volontà e la capacità di conservare questo prezioso manufatto. La conservazione dei beni culturali è altrettanto importante della creazione degli stessi, come lo è poi la custodia per le generazioni future e naturalmente la condivisione con l'intera umanità. Incredibile la partecipazione di persone, di tutte le età e non solo di Guardia. La Basilica era colma, numerose persone sul sagrato, tantissime, soprattutto giovani , molti dei quali seduti a terra in Chiesa. Più di un migliaio, i presenti, secondo l'esperto Comandante della Stazione dei Carabinieri di Guardia Sanframondi, M.llo Carmine Nocera.

In che modo Vi siete occupati del restauro ?

R. Abbiamo l'onore di avere tra i Soci Fondatori la Dr.ssa Lucia Portoghesi, una delle massime esperte al mondo di tessuti antichi. Persona eccezionale come cultura ma anche come manualità di intervento. Si è gia occupata di vari importanti studi e restauri nella nostra Regione, e abbiamo altri progetti di intervento sul nostro territorio. Estremamente umile ama citare come l'avrebbe definita affettuosamente, in passato, Vittorio Sgarbi, ovvero “ La Stracciarola dell'Antichità”. Basta digitare il suo nome sul web per avere immediatamente la cognizione delle sue innumerevoli pubblicazioni e interventi.Tornando al restauro, oltre i Comitati Rionali , rappresentati dall'Ing. Foschini,una grande attenzione merita la Sovrintendenza, guidata dall'Arch. Buonomo, sotto la direzione del dr. Parente, naturalmente il Parroco del Santuario di Guardia, e la Confagricoltura Coltiviamo Capolavori, che, a livello nazionale, ha creduto nel progetto e appoggerà anche la continuazione dello stesso nello studio della scultura lignea della Madonna. Un ringraziamento particolare alle Monache di Guardia che ospitano la “nostra” Lucia. Altre personalità si sono rese disponibili, l'Arch. Paolo Portoghesi ( n.di r. Fratello di Lucia) per laprogettazione della teca che ospiterà il tessuto, e l'Arch. Filippo Cannata per il progetto di illuminazione.

Perché è tanto importante questo tessuto ?

R. Si tratta di un tessuto molto prezioso, “Il GanzoVeneziano” prodotto per solo un ventennio a mano naturalmente, nella Repubblica Marinara di Venezia, nella prima metà del 1700. Ce ne sono pochissimi esempi al mondo, e il “ nostro” ha un disegno unico che gli conferisce bellezza particolare. Già siamo stati contattati da vari Musei Internazionali per poter condividere lo studio. Come ha scoperto la Portoghesi, non è nato come veste, ma proprio come creazione originale, poi utilizzata come fondo, probabilmente per il Crocifisso del '600 e poi solo nell'800 adattato a veste della Madonna.

Come mai si trova proprio a Guardia Sanframondi ?

R. Le posso rispondere, in questa fase, solo con quella che puo' definirsi intuizione storica. Guardia Sanframondi è stato un importantissimo centro di commercio. Testimone della sua ricchezza ne è la meravigliosa architettura. Nel 1623 veniva autorizzata la fondazione del Monte dei Pegni, più o meno funzionante come i Monte di Pietà, con una innovazione moderna che dovrebbe essere presa ad esempio, e cioè che nel caso in cui i pegni, per insolvenza del debitore fossero stati venduti, la differenza tra il prestito erogato e l'eventuale sovrapprezzo ottenuto dalla vendita, doveva essere consegnato al debitore ex proprietario. E' stupefacente!. Guardia diventa poi uno dei più grandi produttori dei pelli conciate, nel 1700. Erano presenti ben 37 concerie con centinaia di lavoranti. Scambi internazionali, documentati naturalmente, in particolare con l'antica Ragusa dell'Adriatico e gran parte della costa Dalmata. Ed è proprio qui che si sofferma l'attenzione per il nostro tessuto. Venezia in quel preciso momento storico, 1720 circa, si trovava in una seria crisi di approvvigionamento dei pellami, dovuto soprattutto alle limitazioni ai suoi commerci da parte dell'Impero Ottomano.I commerci di pellami conciati, e cuoio per le calzature, erano in gran parte controllati dai mercanti ebrei. Molti di questi, attratti già nel '600 dai grandi affari si erano trasferiti nel ghetto di Venezia. Alcune famiglie provenivano dal sud Italia e probabilmente da Guardia che aveva una nutrita comunità, e molte dal resto d'Europa. Quelli dal Portogallo, ironia della sorte, i Portoghesi, si erano specializzati nel commercio di stoffe e tessuti preziosi. Da qui la possibilità di scambio tra merci nell'ambito della Comunità Ebraica e quindi lapresenza del tessuto nel territorio di Guardia. Una teoria naturalmente da provare. Di certo costituisce un ex voto al Santuario di Guardia Sanframondi, proprio in quel periodo.

 

Tra i presenti chi l'ha colpita di più ?

R. Il rappresentante dell'UICI, Pasquale Sebastianelli, ( n.di r. non vedente) che ha preteso di toccare un campione del tessuto, e la Sig,ra Filomena delle ACLI, che svolto quello che si definisce il lavoro che non si vede, ma poi tutti, indistintamente, si sono dati da fare per il successo della cerimonia., Palmiro, Gabriele, Adolfo, Sebastiano, i Vigili Urbani, i volontari. Mi ha colpito molto la sensibilità del Sindaco, Dr. Floriano Panza, presente da prima dell'inizio della cerimonia ( cosa rara per un Primo Cittadino) che ha accolto la richiesta dei Comitati Rionali per conferire la Cittadinanza Onoraria alla Dr.ssa Portoghesi, promettendo di riunire il Consiglio ad hoc in tempi brevi.

Crisvel.