"Dializzati, di notte è un incubo in caso di emergenza"

I malati scrivono al Rummo: "Non c'è un servizio notturno: rischiamo la vita"

Benevento.  

Lanciano l'allarme gli emodializzati di Benevento e del Sannio per la situazione che si è venuta a creare sul territorio, con disagi e forte preoccupazione per i malati e per le loro famiglie.
Il problema è tutto legato all'emergenza: al Rummo di notte non funzionerebbe, con chi è costretto alla dialisi che deve arrivare lontano per usufruirne.


A mettere in luce la situazione è la Federazione delle Associazioni Disabili Nazionale assieme ad Aned, associazione nazionale dializzati, che hanno scritto, attraverso il presidente Mariano De Luca al direttore generale del Rummo: “La prima considerazione è stata rivolta alla struttura dell'Ospedale Rummo che ha emergenza notturna per gli emodializzati, con intuibili risvolti gravi perché mette in gioco la vita del cittadino, dovendo rivolgersi alle strutture di Avellino o di Ariano Irpino. Da tanto si è cercato di dare una spiegazione che non ha trovato risposta”.


E sulle sofferenze si sofferma De Luca: “E' noto a tutti che all'occorrenza, al dolore si unisce la disperazione di trovare aiuto presso un punto di soccorso notturno più vicino, nella propria città, ma resta solo lo sconforto di un vuoto che porta ad una profonda malinconia. La consapevolezza della sofferenza dei dializzati, una patologia che cresce a dismisura che può toccare chiunque, deve trovare un idoneo rimedio di urgenza, tenendo presente che emodializzati non solo ci si può nascere ma anche diventare. Ignorare questo problema significa mettere a rischio la vita dell'uomo. E' stato sottolineato il comportamento del percorso evolutivo sociale che ribadisce il concetto solidaristico che porta non solo ad un sentimento umano, ma anche all'obbligo giuridico di tutelare il cittadino nelle sue sventure patologiche”.

Di qui la richiesta: “Attrezzare l'ospedale Rummo, la maggiore struttura provinciale sannita, di un'emergenza notturna per gli emodializzati è un'esigenza di prima necessità sociale. Il coinvolgimento delle istituzioni locali, dei parlamentari Regionali e Nazionali sul problema è richiamato dalle funzioni esplicative del loro mandato di rappresentanza del territorio che li ha eletti”.