Lavoro. Oltre il 70 per cento delle aziende è irregolare

I dati dell'Ispettorato nazionale del lavoro emersi dai controlli svolti nel 2018

Benevento.  

Ottocentocinquantotto aziende irregolari ai controlli nel Sannio. In pratica il 71 per cento sul totale delle 1.214 aziende ispezionate.
E' solo uno dei dati emersi dall'attività di vigilanza svolta dell'Ispettorato del lavoro nel 2018.
Con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 149/2015 è stata istituita l’Agenzia Unica per le ispezioni del lavoro, denominata “Ispettorato nazionale del lavoro”, chiamata ad integrare ed unificare i servizi ispettivi del Ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail, assicurando una uniformità di azioni ispettive su tutto il territorio nazionale, attraverso i propri uffici territoriali.
Dal primo gennaio 2017 è pienamente operativo l’Ispettorato territoriale del lavoro che assume compiti e funzioni della Direzione territoriale del lavoro.

Significativo è risultato essere il numero dei lavoratori irregolari scoperti nel corso di questi controlli. Su 1.104 lavoratori controllati 798 sono risultati irregolari e cioè il 72 per cento.
Di questi, sono stati trovati intenti al lavoro 305 lavoratori totalmente “in nero” e cioè privi della benché minima copertura previdenziale ed assicurativa prevista in caso di infortunio sul lavoro.
I lavoratori in “nero” rappresentano il 38% dei lavoratori comunque irregolari.

Tanto, qualora è stato accertato l’impiego di lavoratori “in nero” in misura non inferiore al 20% del personale presente sul luogo di lavoro, ha determinato anche l’adozione del provvedimento di sospensione delle aziende irregolari.
Le violazioni in materia di orario di lavoro sono state 49 quelle in materia di appalti illeciti e fenomeni interpositori di manodopera 3, mentre in materia di sicurezza sul lavoro le violazioni prevenzionistiche nel solo settore dell’edilizia sono state 449 e 35 negli altri settori produttivi.

Il totale degli importi introitati per le sanzioni irrogate è stato pari ad € 660.715,13 e, nel complesso, è stata iscritta a ruolo una di circa 2 milioni di euro, a seguito omesso pagamento di ordinanze-ingiunzione adottate per le violazioni amministrative risultate a seguito della predetta attività di vigilanza svolta.
L’intento di arginare il fenomeno del lavoro nero o irregolare e la necessità di recuperare l’ingente gettito sottratto alla contribuzione fiscale, previdenziale ed assicurativa ha così orientato la programmazione dell’attività di vigilanza, sovente effettuata in congiunta con i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Inps e Inail, verso settori produttivi quali l’edilizia, l’agricoltura, i pubblici esercizi, il tessile e i servizi di logistica che, statisticamente, risultano tra quelli con più elevato tasso d’irregolarità accertata e con la maggiore incidenza d’infortuni sul lavoro. Per il l’anno 2019 l’attività di vigilanza prosegue nell’ambito del contrasto al lavoro nero in quei settori che hanno formato oggetto di una preventiva analisi di intelligence da parte dell’Ispettorato territoriale del lavoro.