Termovalorizzatore fermo. Migliaia di ecoballe in arrivo

Il piano proposto alla Regione dalla Sapna. Rifiuti anche allo Stir e all'ex fungaia a Casalduni

Benevento.  

Era già stato annunciato nei giorni scorsi ma ieri sembra ci sia stata la decisione definitiva. Lo Stir di Casalduni ospiterà i rifiuti provenienti da altre province che altrimenti con il fermo del termovalorizzatore di Acerra andrebbero in emergenza. Nelle ultime ore la Sapna, la società provinciale dei rifiuti di Napoli, ha inviato la relazione tecnica all'assessore regionale all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola, individuando otto aree per lo stoccaggio provvisorio delle ecoballe tra Casalduni, Caivano e Marigliano. Aree da utilizzare dal 31 agosto al 10 ottobre, lasso di tempo necessario per l'adeguamento tecnico del termovalorizzatore.

Come riporta il quotidiano La Repubblica di Napoli la Sapna ha individuato due aree nel Sannio. Entrambe sono a Casalduni: una presso l'ex fungaia, l'altra all'interno dell'area Stir , attualmente fermo per l'incendio di un anno fa. Secondo l'ipotesi proposta dalla società partenopea dei rifiuti, quasi i due terzi delle tonnellate di rifiuti prodotte a settembre finiranno nel Sannio. Nel sannio potrebbero dunque arrivare 16.500 balle di rifiuti. Uno stoccaggio provvisorio che durerà il tempo necessario per riammodernare l'impianto di Acerra che ormai da tempo attende lavori urgenti. 

Decisione presa anche in seguito alla 'solidarietà' dei siti napoletani ad accogliere i rifiuti sanniti dopo il fermo dello Stir incendiato.  Lunedì deciderà la Regione anche in base ai sopralluoghi che dovranno essere effettuati da enti ed istituzioni presso i siti individuati.