Ristoratori: "E' crisi nera, meglio non riaprire"

Oggi l'incontro con il portavoce Mio, Paolo Bianchini

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Benevento.  

Continuano ad invocare regole chiare che, finora non hanno mai avuto. Navigano nell'incertezza e nel timore di non riuscire a far sopravvivere le loro attività al coronavirus. I ristoratori sanniti hanno incontrato Paolo Bianchini, portavoce del Mio, Movimento imprese e ospitalità che descrive una situazione tragica con centinaia di attività che stanno andando incontro al fallimento.
“Chiediamo innanzitutto la verità sul virus – dice Bianchini –. I clienti hanno troppa paura e non si sentono ancora sicuri nelle nostre attività.
Per noi non è andato tutto bene, anzi, chi ha aperto sta registrando incassi del 20% con spese ben superiori al normale. In sostanza tra due mesi siamo falliti”.

Di qui un appello molto forte: “Non aprite senza fare conti precisi. Chi lo ha fatto sta chiudendo e non aprire significa anche dare possibilità ai collaboratori di contare sulla cassa integrazione e mantenere i posto di lavoro di un'azienda”.

Infine lamenta la totale mancanza di clienti “E' stata instillata in tutti la sindrome della capanna. Ora la paura è troppa diffusa, di conseguenza gli italiani più di un aperitivo all'aperto non fanno”.

Uno sguardo anche alla vicenda dehors di Benevento “Un sequestro ad orologeria quello del 18 maggio. E' una cosa strana, a volte ci sentiamo perseguitati”.