“I risultati dei test effettuati dimostrano che la percentuale della popolazione che ha anticorpi è cerca il 3 per cento, significa che le misure di restrizione hanno funzionato ma anche che per un'eventuale ondata di ritorno gran parte della popolazione non è protetta da anticorpi”.
Parola di Pasquale Vito, docente dell'Ateneo del Sannio e direttore della Genus Biotech, spin off dell'Ateno Sannita che ha sviluppato il test effettuato a fine luglio a Benevento e di cui oggi sono stati presentati i risultati”.
"Dagli screening effettuati circa due settimane fa è emerso che Benevento non ha l'immunità di gregge, il virus non è scomparso e non possiamo stare tranquilli e abbassare la guardia".
Il sindaco Clemente Mastella tira le somme dopo le indagini del 23 e il 24 luglio al Palasannio.
Test realizzati in collaborazione con l'Università del Sannio e l'Asl che effettuati mediante dosaggio di anticorpi IgM e IgG, sulla fascia di popolazione potenzialmente più esposta al contagio da Covid-19, hanno inquadrato la situazione delle persone rispetto all’infezione.
“Il virus – prosegue il sindaco – è ancora in circolazione e dobbiamo continuare a combatterlo attraverso le misure stabilite: mascherina obbligatoria all'interno e all'esterno dove ci sono assembramenti e poi controlli a chiunque rientri dall'estero. Grande attenzione anche alle badanti, potrebbe essere legata a questo l'ultimo caso nel Sannio che riguarda una donna di San giorgio La Molara. A settembre – prosegue – effettueremo una nuova campagna di screening dedicata alle fasce di popolazione più fragili: pazienti anziani, sopra i settant'anni. Segnalate – conclude Mastella – chi rientra dall'estero e non si mette in quarantena, noi procederemo ai controlli. Dobbiamo tenere una linea coerente e attenta”.
Poi il Rettore dell'Unisannio: Gerardo Canfora: “Siamo felici che una nostra spinoff abbia creato questi test che sono così utili al territorio e dimostrano anche la buona collaborazione istituzionale. Dobbiamo essere attenti sopratutto da quando riprenderanno le scuole e la didattica”.
Al professore Pasquale Vito il compito di dettagliare i numeri: Analisi su 1170 campioni con 176 campioni (il 10 per cento) che dimostra avere anticorpi ai coronavirus e tra questi 35 con anticorpi al Covid19, quindi quasi il 3 per cento.