«Altro che lauree....meglio fare il pastore»

La storia di Morgan Rapuano, 24 anni, di Cautano

Cautano.  

Altro che master, lauree o talenti strappati alla madre Italia poi volati all’estero perché qui non c’è futuro. E sinceramente queste fughe hanno anche stancato.  Nessuna università prestigiosa, nessun genio e nessuno che ha fatto fortuna, almeno per ora, ma solo la storia di un mestiere così semplice, da essere cantato da poeti come Virgilio nell’antichità, e che appartiene a quasi tutti i popoli apparsi sulla faccia della terra da sembrare oggi una scelta di vita sbalorditiva: il pastore. E’ quello che fa Morgan Rapuano, 24 anni di Cautano (Cacciano per l’esattezza), in provincia di Benevento, paese che sorge nel parco del Taburno, tra i due massicci del Camposauro e del Taburno (che dà il nome al parco) in una posizione centrale rispetto alla cosiddetta "Dormiente del Sannio" e dell'intera valle Vitulanese. Morgan ha lasciato la scuola al terzo superiore, andava all’Industriale, poiché, come confessa, in modo schietto e sincero: «La scuola non faceva per me, anche se mio padre voleva che continuassi gli studi. Non vedevo però futuro nell’istruzione. Oggi la dimostrazione me la danno tutti quei laureati che non lavorano». 

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Michele Intorcia