Rummo, le psicologhe licenziate e i maschilisti di palazzo Santa Lucia

Precarie per 16 anni, usate per uno sportello di ascolto durante la pandemia, e poi non confermate

rummo le psicologhe licenziate e i maschilisti di palazzo santa lucia
Benevento.  

Il concorso per la copertura di un posto da dirigente psicologo specializzato in psicoterapia è stato regolarmente bandito. Posto da occupare all'Azienda ospedaliera San Pio di Benevento, già ospedale Rummo. Prove selettive, affidate a società specializzata, organizzate a Sant'Agata De Goti. Mario Ferrante, il direttore generale dell'Azienda, ritiene di essere nel pieno del suo diritto. Ha i vertici sanitari di palazzo Santa Lucia dalla sua parte.

Silvia Fucci e Immacolata Porto, psicologhe, per sedici anni in servizio presso il Rummo di Benevento con contratti a termine rinnovati di volta in volta, tra l'altro responsabili dello «Sportello di Ascolto e Sostegno Psicologico Covid-19» presso il nosocomio sannita, sostengono che il direttore generale non poteva bandire il concorso. Prima avrebbe dovuto stabilizzarle, assecondando le norme della legge Madia sui precari. Ma soprattutto, non avrebbe mai potuto, non rinnovando il loro contratto, interrompere il “servizio pubblico” costituito dallo Sportello di Ascolto, appunto, chiuso dal 31 marzo scorso.

Sembra la solita matassa burocratica, ma in mezzo ci sarebbero anche le certificazioni e le prestazioni fornite a favore di quaranta bambini con diverse patologie e disabilità.

Una guerra. I sindacati si stanno posizionando. La Cisl ha diffidato Ferrante, minacciando manifestazioni (sotto palazzo Santa Lucia) e cause per risarcimento danni.

Silvia Fucci e Immacolata Porto sono le ultime vittime di una concezione padronale e maschilista della cosa pubblica. Dopo 16 anni, gli uomini al comando dell'azienda ospedaliera hanno affidato al badge il commiato: «Non convalidato». Se questa è la sanità...