La domanda sui sanniti che ha mandato in crisi i concorsisti Mibac

Ampi dibattiti su un quesito posto nella prova scritta di mercoledì scorso

la domanda sui sanniti che ha mandato in crisi i concorsisti mibac
Benevento.  

"I sanniti erano un antico popolo che viveva nell'attuale regione del?". E' questa la domanda che ha mandato in crisi i concorsisti del Mibac per l'assunzione di 1052 assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza. La prova scritta si è svolta mercoledì scorso nelle varie sedi decentrate indicate nell'avviso reso noto dall'organizzazione. Della domanda sopracritata, le opzioni di risposta erano Campania, Molise e Basilicata.

Esclusa quest'ultima, occupata all'epoca dai lucani, il dibattito maggiore è ruotato tutto attorno a Campania e Molise, con molti aspiranti a un posto nel Ministero della Cultura che sono pronti a presentare ricorso per una domanda che anche sui social ha scatenato un vero e proprio clamore mediatico. 

Cosa dicono le fonti storiche? Nel V secolo a.C., un gruppo di sabini si staccò dal ceto umbro - sabellico per spostarsi verso sud. Alcuni documenti attestano che questa migrazione sia stata dovuta alla mancanza di risorse utili al sostentamento, dando vita alla pratica del "ver sacrum" che consisteva nel crescere dei bambini proprio allo scopo di inviarli, una volta giunta l'età adulta, a fondare nuove colonie. Il tutto si svolgeva attraverso una procedura totemica, relativa all'interpretazione degli atteggiamenti di un determinato animale a loro affidato e che li avrebbe condotti verso le terre da occupare: per i sanniti si è trattato del toro, mentre nel caso degli irpini si menziona un lupo. 

I "pastori guerrieri" si stanziarono lungo le falde del Matese fino ad arrivare al Taburno. In questo territorio fondarono quattro città: Boviano, Isernia, Alife e Telesia che permisero di creare una barriera contro i possibili attacchi esterni. L'espansione arrivò fino alla valle del fiume Sangro (basso Abruzzo), dove si stanziarono i Carricini con capitale Alfedena; sui due versanti del Matese trovarono stabilità i pentri, mentre i caudini arrivarono nelle valli del Sabato e del Calore, con le città di Caudium (l'attuale Montesarchio), Maloenton (Benevento) e Telesia. Gli irpini, invece, come detto seguirono un lupo che li guidò al di là del Taburno, nelle valli superiori dei due fiumi sopracitati. 

Benevento, in particolare, grazie alla sua conformazione territoriale particolarmente pianeggiante, è stata un punto di incontro tra caudini e irpini. Non è escluso che la città abbia visto una sorta di mescolanza tra le due tribù. 

Negli anni, i sanniti della pianura campana arrivarono a conquistare anche Teano, Capua, Cuma e successivamente Sessuola, Ercolano, Pompei, Sorrento, Pozzuoli e Nola. Napoli, invece, resistette. Fu una espansione territoriale che, come noto, si fermò a causa delle guerre sannitiche che videro la vittoria di Roma (nonostante la disfatta delle Forche Caudine) che portarono alla sottomissione dei sanniti, con conseguente sviluppo e arricchimento in parallelo con la crescita dell'Urbe soprattutto per Benevento che divenne nei secoli una delle città più fiorenti del meridione. 

E' chiaro che in base a quanto illustrato, la domanda del concorso non è pienamente corretta. I sanniti inizialmente si stanziarono sì in Molise (la risposta designata come corretta), ma anche nel nord - est dell'attuale regione Campania, toccando le provincie di Benevento, Avellino e Caserta (Alife). Sarebbe stato utile formulare il quesito in maniera più diretta e, perché no, eliminare una tra Molise e Campania in favore di un'altra regione per fugare qualsiasi tipo di incertezza ed eventuali ricorsi.