Ricordi e commozione per la scomparsa di Raffaele Francesco Moffa

Sindaco di San Giorgio la Molara, presidente Comunità Montana Fortore e amministratore lungimirante

ricordi e commozione per la scomparsa di raffaele francesco moffa

Una vita personale e politica trascorsa al servizio della collettività con una visione sempre proiettata al futuro

San Giorgio La Molara.  

L'intera provincia sannita e in particolare il Fortore piangono Raffaele Francesco Moffa, 92 anni, amministratore, esponente politico e in particolare una persona perbene che ha speso la sua vita politica e personale al servizio della collettività, sempre vicino ai più deboli e che ha sempre inteso la Politica come un servizio alla collettività, a partire dalla Sua San Giorgio la Molara ma con l'obiettivo costante di far crescere l'intero Fortore.

Raffaele Moffa si è spento nella sua terra e questa mattina alle 10.30 in memoria del suo impegno politico e cristiano sarà ricordato nella camera ardente allestita nel Comune di San Giorgio la Molara fino alle 15.30, orario in cui si celebreranno i funerali nel Santuario Madonna di Fatima.

Per decenni è stato prima sindaco poi assessore di San Giorgio la Molara, presidente della Comunità montana del Fortore e consigliere provinciale. Amministratore – anche dell'Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti montani -, precursore del concetto e dei progetti per difendere e rilanciare le aree interne. Sua l'idea del progetto che riguarda la strada di collegamento Foiano Valfortore - Statale 90 bis finanziato per 37 milioni di euro o l'opera viaria Calise – Ponte Velentino alla fine degli anni '80. Un uomo politico da sempre e per sempre Democristiano vicino a Roberto Costanzo e a Giovanni Zarro.
Unanime il cordoglio del mondo politico e istituzionale per la perdita di un amministratore definito da più parti lungimirante.

Moffa è stato anche assessore alle Finanze della Provincia di Benevento. E dalla Rocca dei Rettori il cordoglio per la scomparsa: “Il professore Raffaele Moffa, già assessore provinciale, è stato un esponente di spicco di quella operosa classe dirigente delle aree interne sannite che con intelligenza, capacità, passione civile si è battuto per il riscatto ed il progresso sociale e civile del territorio, in particolare di quello del Fortore” ha ricordato il presidente facente funzioni, Nino Lombardi.

Raffaele Francesco Moffa ha ricoperto il ruolo di vicepresidente nazionale e presidente regionale dell’Uncem e negli anni Cinquanta è stato corrispondente per un’agenzia di stampa internazionale “Un uomo sempre al servizio della sua comunità sempre con uno sguardo verso il futuro”, il ricordo di tutti.

Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa del dottore Moffa.

“Per me Raffaele - spiega commosso il sindaco di Molinara, Giuseppe Addabbo - era un punto di riferimento politico e amministrativo. All'inizio della sua ascesa politica, con la DC, ha rappresentato una ventata di novità di fronte ad un atteggiamento servitore del Fortore. Una vita nelle Istituzioni, sempre a disposizione di tutti, persona dedita alla mediazione e alla continua ricerca della soluzione dei vari problemi. Una persona perbene, un amico vero che non ha mai smesso di dare i consigli migliori per la fortuna del territorio. Di sicuro non offendo nessuno se dico che Raffaele Moffa sia stato uno dei migliori sindaci e rappresentante della nostra zona. Incarnava – rimarca Addabbo - il vero modo di fare politica, quella cultura delle istituzioni e del territorio che dovrebbe oggi insegnare tanto a molti di noi. Avevo per lui e nutrivo nei suoi confronti una stima enorme... Dopo la mia elezione a Sindaco di Molinara, sono state tante le chiacchierate e le chiamate con Raffaele. Nei momenti pubblici importanti per me, lui è stato sempre presente. Persona saggia, buona, nemico della retorica sempre capace di prendersi cura degli altri...”.

“Era nato a San Vito sullo Ionio, in provincia di Cosenza, nel 1929 e ad aprile avrebbe compiuto 93 anni”, ricorda invece Bruno Menna che lo definisce “Paladino del territorio e delle sue istanze, Raffaele era un’autentica memoria storica. Nel 2015, volle raccontarmi, con dovizia di particolari, quanto era accaduto nella terribile estate del 1943, tra la ritirata dei tedeschi e l’avanzata degli Alleati, vittime civili e militari, distruzione di case ed edifici pubblici. Il tutto arricchì il mio libro “Il Ventennio democratico, 1943-1963”, di cui fu fervido promoter. Non l’ho mai ringraziato abbastanza. Buon vento, Raffaele”.

Il Sindaco di San Giorgio la Molara, Nicola De Vizio, questa mattina ricorderà il suo predecessore alle 11 nella sala consiliare dove è stata allestita la camera ardente.

Alla famiglia le più sincere condoglianze dalla redazione di Ottopagine e 696 Ottochannel tv