Primi ciak di Inferno, il film di Paladino a Benevento. "Il mio Dante è muto"

Il maestro della transavanguardia sul set nella struttura del parco Verde

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Benevento.  

“Il mio Dante non parla, è un Dante strano, è totalmente muto”. Così Mimmo Paladino racconta il suo “Dante” al primo ciak beneventano del suo prossimo film, intitolato provvisoriamente Inferno. Questa mattina la produzione della pellicola che vedrà tra i protagonisti Toni Servillo, Nino d'Angelo, Alessandro Haber e Sergio Rubini, dopo le riprese in Puglia ed in diversi centri del Sannio è arrivata a Benevento nella struttura ancora mai inaugurata del Parco Verde.
“Da studente l'ho letto e dimenticato...” confessa e ora, invece, il Sommo Poeta sarà parte del suo secondo lavoro cinematografico.

“E' come un affresco con tanti personaggi, come quelli dell'Inferno e come quelli del Presepe che si interseca con l'Inferno dantesco”. E poi racconta la scelta dei set sia in diversi centri del Sannio, tra cui Paduli, il suo paese d'origine, che diversi centri del Gargano. Una scelta dettata dalla “comodità ma anche da paesaggi che coincidono con la tematica”.

Tra gli obiettivi della pellicola quello di partecipare a importanti festival. “Il mio primo film, Quijote, fu invitato a Venezia, speriamo anche questo”.

E sul set anche il sindaco, Clemente Mastella. “Un momento importante per la valorizzazione della città. Abbiamo fatto partecipe il Maestro Paladino dei lavori di restauro al suo Hortus Conclusus e spero di strappargli anche un dono per questo luogo. Il Parco Verde è rimasto chiuso per decenni speriamo di riaprirlo nel prossimo autunno. E' questa l'espressione culturale cittadina che mi piace”.