Accade ciclicamente, con interruzioni solitamente di due o tre mesi, che la Trotta bus, l'azienda che per conto del Comune di Benevento espleta il servizio di trasporto pubblico locale e la gestione della maggior parte degli stalli di sosta a pagamento (strisce blu), elargisca in ritardo gli stipendi ai dipendenti. Di qui le proteste dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacati. Come stabilito e ribadito anche durante le ultime riunioni, le spettanze dovrebbero essere erogate entro il 20 di ogni mese. Anche a luglio, però, così non è stato ed è per questo che i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Autoferro del Sannio hanno chiesto alla Prefettura di Benevento con urgenza un incontro per l'avvio della “2° fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione così come previsto dalla normativa “a seguito dell’ennesimo ritardo nel pagamento della quattordicesima mensilità e della mancata elargizione che doveva avvenire tra il 10 e il 20”. Sigle sindacali che si dicono “stanche degli atteggiamenti assunti dalla Trotta bus nei confronti dei lavoratori” e dei sindacati stessi.
Una richiesta che arriva ugualmente dopo le rassicurazioni fatte dall'azienda di mobilità circa il pagamento degli stipendi che avverrà entro il prossimo venerdì 29 luglio. Rassicurazioni arrivate poi anche dal sindaco Clemente Mastella dopo l'intervento del Pd.
In merito alla questione dei ritardi degli emolumenti ai lavoratori della Trotta bus, abbiamo chiesto al Segretario della Filt Cgil, Giuseppe Anzalone lo stato di fatto per cercare di capire cosa accade nei mesi in cui gli stipendi arrivano in ritardo.
"Purtroppo – riepiloga Anzalone -, ancora una volta, dobbiamo costatare il ritardo dei pagamenti da parte della società Trotta; tale atteggiamento non è più accettabile, soprattutto perché il comune paga le fatture regolarmente (tra l'altro con fondi pubblici e quindi con risorse provenienti dai contribuenti Sanniti) e dall'altra parte la Trotta bus si permette di non elargire, nei tempi previsti, i salari ai dipendenti”.
L'esponente della Segreteria della Cgil sannita ricorda: “Ad inizio anno, abbiamo sottoscritto un accordo in presenza dell'assessore ai Trasporti del comune di Benevento e in quella occasione, fu stabilito che i lavoratori entro il 20 di ogni mese avrebbero dovuto ritrovarsi lo stipendio accreditato. Se vogliamo dirla tutta, le parti sociali (Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Uglat) più volte sono andate incontro alla società, capendo il momento, porgendo la mano, dando il proprio contributo nel superare le difficoltà, ma tutto ciò non ha portato nessun beneficio ai lavoratori, anzi, il loro senso di responsabilità e dovere spesso non viene apprezzato”.
Un atteggiamento di comprensione che è dunque arrivato ad un bivio per la Cgil: “Il tempo del buonsenso è finito se il registro della società non cambia. Vuol dire che non c'è più rispetto dei lavoratori... Noi andremo avanti, anche con la proclamazione dello sciopero se servirà. La società Trotta deve convocare il sindacato e chiudere definitivamente le questioni aperte, figlie dei tanti confronti tra le parti, oppure saremo noi a portare le questioni su altri tavoli, coinvolgendo le segreterie regionali e nazionali, per tutelare fino in fondo il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori”.
