“Non toglietemi anche l'aria buona di Morcone! Sono una persona piena di vita, ma una grave patologia oncologica improvvisamente me l'ha interrotta. Attualmente sono in chemioterapia e quando non sono in ospedale, trascorro le giornate chiusa in casa perché costretta a letto per le terapie di supporto e perché la chemioterapia provoca tossicità che non consentono di svolgere le normali attività quotidiane. Tali terapie mi causano frequente nausea e malessere continuo e sentire arrivare improvvisamente dal balcone, aperto su questo cielo azzurro rasserenante, ma compagno di un'estate caldissima a cui non posso sfuggire, odori nauseabondi, disgustosi oltre ogni immaginazione, che ti rivoltano lo stomaco che è già insopportabilmente sottosopra, ti fa quasi urlare: ma cos'altro devo sopportare? Cosa?”.
E' l'appello di una cittadina morconese malata oncologica che ha scritto al primo cittadino, Luigino Ciarlo.
“Il verificarsi di questi miasmi – prosegue la donna - ha fortemente peggiorato la qualità della mia vita, portandomi spesso a provare una forte disperazione e nervosismo proprio nel momento in cui avrei più bisogno di raccogliere tutte le mie forze per lottare contro la malattia!
Da quando il sito di compostaggio di Sassinoro è in funzione, ho spesso l'impressione di vivere in una fogna! Non posso tenere tutte le finestre chiuse per troppo tempo. È asfissiante! Avevo scelto di restare a vivere qui perché da sempre a Morcone l'aria è buona, l'acqua è freddissima, puoi metterci l'anguria e le bibite a raffreddarsi, ma le mani no, diventano subito viola! La natura ti trasmette pace e ti ispira in mille modi, soprattutto se sei un artista, uno scrittore, un insegnante, o un fruitore di montagne, con i suoi torrenti spettacolari incontaminati che alimentano il Fiume Tammaro, un fiume che ti regala angoli paradisiaci! Cosa devo pensare ora? Che ho sbagliato tutto? Che ho affidato la mia vita a una terra che ora mi vuole scacciare? E per che cosa? Per un sito di compostaggio privato che qui non doveva proprio esserci? La politica inizi a vedere le cose per come sono, senza fingere che tutto sia legale e, purtroppo, necessario. Si dia da fare affinché la legalità sia finalmente ripristinata e la gente riacquisti la fiducia nei loro rappresentanti! Altrimenti da qui le persone scapperanno sempre più. Altre moriranno in agonia, assieme alla loro terra”.
“Sono anche queste segnalazioni – commenta il sindaco Ciarlo - che devono responsabilizzare la politica, le istituzioni e gli enti di controllo per trovare una soluzione veloce al problema dei cattivi odori derivanti dalla cattiva gestione del l'impianto”.