Un terzo delle imprese agricole in difficoltà, l'allarme di Coldiretti - VIDEO

Il presidente Masiello: caro carburanti ed energia, siccità e basse produzioni portano al collasso

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Benevento.  

Ogni volta che si entra in azienda, si mette in moto un trattore o si accende un macchinario elettrico, in tutti gli imprenditori agricoli, con grandi estensioni o al contrario piccoli appezzamenti di sostentamento, sorgono dubbi e domande.

La più frequente è sicuramente quella generata dall'incognita del tempo e della fatica necessaria per ripagare le spese di quel gasolio o dei sistemi di stalla elettrici. Un enorme punto interrogativo che ormai da mesi incombe sempre di più nell'idea di fare impresa agricolo.

Caro carburanti, energia elettrica alle stelle, sementi pagati ad un prezzo esorbitante e raccolti che rendono sempre meno sia in termini di produttività, che per il prezzo all'improvviso ribassato com'è accaduto durante la mietitura dei cereali.

Gli aiuti ci sono stati e continuano ad esserci per rinnovare le aziende con macchinari all'avanguardia. Ma evidentemente non basta. Anzi a volte portano a maggiori spese da affrontare, magari con un trattore o un macchinario che consuma di più rispetto ai vecchi.

Mondo agricolo in crisi, dunque, per una disparità di costi per produrre e costi ricavati che sta raggiungendo livelli mai toccati e per questo oggi sono tante le imprese al collasso.

Abbiamo fatto il punto sulla delicata situazione con Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale e presidente regionale e sannita dalla Coldiretti. Lo abbiamo incontrato nella sua azienda durante le operazioni di aratura dopo la mietitura del grano.

“Siccità, caro gasolio, aumenti dei costi di produzione e diminuzione delle rese sono un mix micidiale per le imprese agricole. Lo ha detto il Crea: un terzo delle imprese oggi lavorano in perdita e sono al collasso. Dobbiamo ragionare, guardare in maniera costante e reale alle infrastrutture necessarie per mitigare i danni di questo settore. Non possiamo ad esempio pensare di poter dipendere sempre dagli altri Paesi per quanto riguarda le importazioni. Le speculazioni su energie e mezzi tenici sono paradossali e gravi”.

Non usa mezzi termini il numero uno della Coldiretti sannita per fare chiarezza sui prezzi dei carburanti destinati alle imprese agricole: “Sul gasolio è stato triplicato il prezzo nonostante quello del barile di greggio sia rimasto invariato a circa 100 dollari. Oggi mettere in moto una trattrice per arare i campi costa il triplo rispetto a due anni fa e l'andamento del prezzo e delle rese non soddisfa assolutamente gli agricoltori”.

Esempio lampante dei guadagni mancati per gli imprenditori agricoli è quello del prezzo del grano che all'improvviso ha subito una flessione all'avvio della campagna di raccolta: “Questo approccio speculativo c'è da anni. Speriamo in una risalita a settembre. Questo approccio speculativo deve terminare, non serve a nessuno – ha tuonato Masiello -. Per vivere e durare nel tempo bisogna avere un patto, dei contratti di filiera per stabilire chi fa cosa e quanto deve essere remunerato, magari inserendo anche paletti sulla qualità di quel prodotto”.

A tutto questo, nelle ultime settimane, ancora un duro colpo ai raccolti è arrivato dal meteo. Dalla perdurante siccità a violenti acquazzoni e grandinate che hanno rovinato mesi e mesi di raccolto generando ancora più incertezze negli agricoltori. Per ovviare a questo tipo di problema sempre più frequente serve anche cautelarsi ha spiegato il presidente della Coldiretti, Gennarino Masiello: “Piove poche volte e lo fa in modo violento creando danni e disagi. Bisogna pensare ad un approccio preventivo, assicurazioni che possano garantire il reddito alle imprese. Assicurarsi tutti, pagare meno ed essere garantiti in caso di calamità”.