L'ultimo saluto ad Enza, la 20enne morta in Svizzera

Oggi al Duomo i funerali della ragazza. Il ricordo degli amici, l'abbraccio di chi la amava

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Benevento.  

Una fiamma sempre accesa. Era così Enza Cappabianca, la 20enne sannita rimasta uccisa in un tragico incidente stradale in Svizzera mentre stava tornando a casa dopo la visita al Parlamento Europeo di Strasburgo con la delegazione italiana dell'associazione studentesca Alumni.
Benevento ha salutato questa mattina la ragazza che frequentava l'Università del Sannio. Il feretro ha sostato davanti al suo ex istituto scolastico, l'Industriale Lucarelli per poi essere accompagnata in corteo fino al Duomo per una commovente celebrazione officiata da Don Paolo Scarafoni, parroco di Beltiglio di Ceppaloni, centro d'origine di Enza e della sua famiglia.

"Amicizia, speranza e innovazione sono le tre caratteristiche di Enza" ha detto il sacerdote che ha poi invitato tutti a "raccogliere il suo esempio, a continuare sulla sua strada". Il dolore negli occhi dei genitori, dei fratelli, della gemella, dei suoi compagni di scuola, dei professori e degli amici che l'hanno ricordata con parole commoventi.
"Una ragazza generosa e capace di spingerci a cambiare le cose" l'ha descritta la preside del Lucarelli Maria Gabriella Fedele, "Una fiamma che non si spegne mai" così l'ha raccontata il professore Carlo Mazzone che con lei collaborava da tempo e insieme stavano scrivendo un libro. Ne hanno raccontato l'energia, l'entusiasmo la generosità, la capacità di accogliere i suoi amici.

Straziante il ricordo degli ultimi giorni nelle parole di una sua collega che con lei ha condiviso gli ultimi giorni. "Ci ha insegnato la cosa più importante: non sprecare il nostro tempo per nessuna ragione. Voglio ricordarla come nell'ultima festa insieme mentre ballava felice".
Poi all'uscita dall'affollata Cattedrale le note dei Modà ed un lungo applauso per Enza. Striscioni, messaggi, fiori e palloncini bianchi per augurarle buon viaggio e salutarla.