Super bolletta mette in ginocchio depuratore Asi. Barone: siamo al collasso

Tre fatture da 41, 54 e 43mila euro negli ultimi mesi. "Importi non sopportabili. Servono aiuti"

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Il presidente dell'Asi di Benevento accende i riflettori anche sui danni prodotti dalla burocrazia: Un imprenditore dell'agglomerato ha speso soldi per un impianto fotovoltaico e non riesce ad ottenere l'allaccio. Una vergogna tutta italiana"

Benevento.  

Il caro energia è palpabile e concreto nel momento in cui le aziende aprono le fatture elettroniche o quelle cartacee delle società che forniscono energia. La burocrazia resta invece silente, ma esiste e forse, per determinate categorie, affossa più dei rincari.

Accade per gli impianti per la produzione di energie alternative. Eolico o fotovoltaico, come nel caso denunciato dal presidente dell'Asi, Luigi Barone: “Proprio in queste ore un imprenditore dell'agglomerato di Ponte Valentino mi ha informato di aver investito per la costruzione di un impianto fotovoltaico sul tetto della sua azienda. Ebbene, nonostante i lavori siano finiti da luglio, non riesce ad avere la connessione da parte della società elettrica. Questa è una vergogna” tuona il numero uno del Consorzio per L'Area di sviluppo Industriale. “Serve una reale e vera sburocratizzazione. Si devono snellire tutte le procedure per chi vuole investire nella produzione di energia dalle fonti rinnovabili come eolico, fotovoltaico o geotermico. Altrimenti la battaglia sarà persa. Un imprenditore che vuole realizzare un impianto per le energie rinnovabili deve entro quindici giorni o massimo un mese avere una risposta dagli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni. Deve sapere entro poche settimane e non anni se quell'impianto, per il quale ha investito risorse umane ed economiche, si può realizzare. Non è possibile che oggi una conferenza dei servizi duri tre, quattro anni. E' una vergogna tutta italiana che arreca danno alle famiglie, alle imprese e al Paese stesso”.

E' preoccupato e non poco Luigi Barone per la situazione che stanno vivendo le imprese dell'agglomerato di Ponte Valentino e non solo. Preoccupazione che cresce mese dopo mese e si acuisce quando presso il Consorzio Asi arrivano le bollette elettriche. Energia utilizzata per il funzionamento dei motori del depuratore utilizzato da tutte le industrie presenti nella zona di Ponte Valentino a Benevento.

“Proprio in queste ore è arrivata la bolletta di oltre 40mila euro, il mese scorso abbiamo superato ampiamente i 50mila. Sono realmente preoccupato. Il consorzio – ha infatti rimarcato Barone – non può pagare una simile cifra mensile, né chiedere alle imprese, già in difficoltà, di pagare in toto queste cifre”.

Questione definita dall'intervento dell'Asi che fino ad oggi ha garantito il pagamento dell'utenza elettrica per il depuratore “ma non so fino a quando riusciremo a farlo. Temo – annuncia il presidente dlel'Asi – che presto ci potremmo trovare in condizione di dover spegnere l'impianto e di conseguenza stoppare la produzione nelle fabbriche”.

Di qui l'accorato appello al Governo in carica e a quello che verrà “che tarda ad insediarsi - rimarca ancora Barone -. Bisogna mettere subito in campo strumenti e aiuti validi per aiutare famiglie e imprese. Temo tensioni sociali se il Governo non interviene immediatamente”.

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