Nuovo progetto Pics e altri reperti, De Pierro: rappresentano un unicum

Questa mattina tappa in piazza Orsini nell'aria adiacente il Duomo. Prosegue il tour nei cantieri

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Benevento.  

“Nel portare avanti gli scavi sono stati trovati pezzi che rappresentano un unicum, sarà un pò una sorpresa quando sarà completato l'intero progetto che vorremmo rendere alla nostra città perché patrimonio assoluto sul piano storico – culturale. Non ci aspettavamo di trovare sorprese di questa portata e di questa rilevanza”. Così il vicesindaco, Francesco De Pierro, rispondendo alle domande dei cronisti nel corso del tour nei cantieri dove sono in corso i lavori relativi alle progettazioni del Pics, il Programma Integrato Città Sostenibile di Benevento.

Questa mattina la terza tappa in piazza Orsini, nell'aria adiacente il Duomo. Percorso in cui assume particolare rilevanza lo scavo archeologico in atto che riporterà alla luce la parte centrale della Basilica risalente al XII secolo in cui erano custodite originariamente le reliquie di San Bartolomeo.

Come di consueto, nel corso del tour avviato per i Pics, l'area per l'occasione è stata aperta alla stampa a cui sono stati illustrati i lavori alla presenza tra gli altri, oltre che del vicesindaco Francesco De Pierro, anche di Simone Foresta, funzionario della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento nonché di don Mario Iadanza dell’ufficio Diocesano Beni Culturali, dell'architetto Francesco Bove e l'ingegnere Luigi Basile.

I progetti Pics a Benevento

“I Pics sono diventati quattordici poiché abbiamo inserito un altro progetto che prevede un ulteriore riqualificazione della nostra città”, ha aggiunto per l'occasione il vicesindaco esprimendo soddisfazione per gli altri tredici interventi già previsti “tutti appaltati e resi esecutivi. Siamo tra le poche amministrazioni in Italia che ha già reso esecutivi tutti i Pics. Come amministrazione stiamo portando avanti questo percorso itinerante per condividere con la città ciò che sta accadendo. Nelle ore scorse abbiamo anche istituito il sito dei Pics. Oggi in particolare questo progetto rappresenta sicuramente uno dei fiori all'occhiello dell'amministrazione Mastella per il dato storico che va a recuperare in termini di riqualificazione. Con questo intervento in particolare si recuperano ruderi dell'originale Basilica e sarà consentito accesso agevolato al museo”.

Lo scavo archelogico e il Museo Diocesano

Si punta a rendere così i siti storico-culturali sempre più fruibili: “Un progetto molto ampio sui Santi della Città di Benevento, quindi sui culti”, ha spiegato don Mario Iadanza Responsabile dell’ufficio Diocesano Beni Culturali illustrando l'intervento che in questo caso “prevede il completamento di questa parte degli scavi e il posizionamento di una passerella, quest'area diventerà la prima sala virtuale del Museo Diocesano. Poi completeremo il museo nelle altre tre sale e sarà portata a termine la sezione archeologica – ipogeo, questo percorso sotto alla Cattedrale ormai completato, che ci offre una serie di testimonianze sulla storia della città e quindi sull'insediamento nella città di Benevento a partire dalle prime testimonianze fino alla distruzione bellica del 1943”.

Lavori complessi, come sottolineato più volte nel corso dell'incontro, nel corso dei quali non sono mancate sorprese come la presenza di una condotta idrica. Ma come detto si prevede che l'intero intervento oltre a rendere più fruibile l'accesso al Museo possa restituire alla città ed anche ai turisti importanti testimonianze storico-architettoniche.

La storia di Benevento e le epoche

“Chiaramente – ha precisato Simone Foresta - tutto ciò porto alla messa in luce di una serie di evidenze archeologiche che sono fondamentali per la conoscenza della città, per ricostruirne il tessuto urbano dall'Età Sannita fino all'Età Medievale. Tutto questo deve essere fatto rispettando le esigenze della tutela e della conservazione dei reperti. Si lavora di concerto con la Curia perché l'obiettivo finale è restituire tutte le nuove scoperte alla collettività”. E dunque “abbiamo delle conferme della complessità della città di Benevento, che costantemente riemerge prepotentemente”.