Pasqua, monito dell'arcivescovo Accrocca: viviamo liberi anche dagli smartphone

Nella solenne celebrazione dalla Cattedrale di Benevento

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Benevento.  

Essere liberi, anche nelle costrizioni e impegnarsi per una vita capace di “fermentare di bene” la comunità. E' il messaggio rilanciato nella solenne celebrazione del giorno di Pasqua, dall'Arcivescovo Felice Accrocca che ha presieduto la messa, trasmessa in diretta da Ottochannel, nella Cattedrale di Benevento.

Cita “Vino e Pane” di Ignazio Silone, la guida della chiesa beneventana.“Si può essere sotto un regime autoritario ed essere liberi e trovarsi in un regime democratico ed essere schiavi – ha detto prima di parafrasare l'autore - Si può essere morti pur essendo vivi e si sopravvive pur essendo già morti. Accade quando si vive senza ragione, quando trasciniamo l'esistenza e la buttiamo via schiavi dell'alcol, delle droghe, degli strumenti informatici che catturano l'esistenza fino a spersonalizzarla. E paradossalmente persone morte continuano a vivere grazie al loro ricordo e a quanto hanno fatto, continuano ad agire e a fermentare di bene la società”.