A sentire i cittadini e chi ha potuto constatare con mano i servizi sanitari, l'ospedale 'De Liguori' di Sant'Agata de' Goti, che fa parte dell'azienda ospedaliera San Pio di Benevento, è una struttura eccellente, pulita, con servizi e medici eccellenti. Eppure, questo pomeriggio è riesplosa la protesta per la paventata chiusura della struttura ospedaliera per la quale è invece previsto un rafforzamento dei servizi, grazie al decreto 41 della Regione Campania e al trasferimento di parte del centro oncologico Pascale di Napoli.
Protesta esplosa dopo che si era diffusa la voce che gli ultimi degenti sarebbero stati dimessi. Per questo nel pomeriggio dinanzi il De Liguori si sono ritrovati il Comitato civico “Per l'Ospedale”, tanti cittadini comuni, arrivati anche dai paesi vicini e il deputato di Forza Italia Francesco Maria Rubano che ha incontrato il responsabile sanitario della struttura, il dottore Pasquale Di Guida “il quale mi ha confermato la presenza di soli 5 pazienti nella struttura ospedaliera di Sant’Agata dei Goti. Mi è stato confermato – ha spiegato l'esponente azzurro - che, al momento, l’unica notizia certa è una riunione fissata per giovedì prossimo”.
Riunione che si dovrebbe tenere al San Pio di Benevento con i vertici anche della Fondazione Pascale per gli adempimenti dell'affitto del secondo piano dell'ospedale saticulano.
“Nessuna data mi è stata fornita – ha poi rimarcato l'onorevole Rubano - circa il trasferimento del reparto del ‘Pascale’ di Napoli. Nel contempo ho preso innanzitutto atto che al piano terra del ‘De Liguori’ e per fortuna la Asl ha collocato la ‘Casa di Comunità’, la guardia medica accanto ad ulteriori servizi quali la farmacia e il laboratorio analisi. Almeno sono stati impiantati dei servizi utili ai cittadini ed al territorio. Ma ho dovuto anche constatare che c’è anche il reparto di rianimazione con macchinari inutilizzati che funzionano h24 e che potrebbero servire alle esigenze del ‘Pascale’”.
Poi una stoccata alla Regione: “C’è una lentezza vergognosa rispetto agli iter burocratici che dovrebbero portare al trasferimento di 24 posti letto dal ‘Pascale’. De Luca è venuto a Benevento a marzo scorso per annunciare il trasferimento di alcuni reparti del nosocomio napoletano, deliberando poi tale attività solo il successivo 16 maggio. E’ servito tutto questo tempo per una delibera? Inoltre e purtroppo da maggio ad oggi siamo ancora senza alcun esito. Dopo tanti solleciti avanzati, solo oggi sappiamo che giovedì prossimo ci sarà una riunione tra le parti. Poi quanto tempo dovrà ancora passare? Quante difficoltà sanitarie dovrà ancora affrontare la popolazione locale? Tutto ciò è vergognoso. Continueremo a battagliare, a raccogliere firme, a protestare fino a quando non avremo garantito il diritto costituzionale di essere assistiti adeguatamente. Solleciterò ogni giorno chi ha la responsabilità di attivarsi per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Questa è una battaglia senza colore politico, la salute dei cittadini riguarda ogni rappresentante politico democraticamente eletto in qualunque tipo di organo rappresentativo del territorio” ha concluso l’onorevole Francesco Maria Rubano.
Esasperati i cittadini che da anni lottano contro la chiusura prima ed il ridimensionamento dopo dell'ospedale che serve un vasto territorio. Cittadini che impiegherebbero, in caso di necessità e di cure ospedaliere, di un'ora di auto per arrivare ai nosocomi di Benevento ed altrettanto tempo per quelli casertani. “Ora basta. Siamo davvero stanchi” tuonano i rappresentanti del comitato che non escludono ulteriori manifestazioni di protesta. “Il decreto 41 va attuato. È una legge” ha rimarcato Mariarosaria Oropallo, portavoce del Comitato. “Stiamo andando in contro alla chiusura dell'ultimo reparto ancora aperto. Bisogna scongiurare tutto questo e finalmente far decollare tutti i progetti previsti”.