Sono stati oltre 200 i partecipanti al convegno che all'istituto Agrario Galieli – Vetrone di Benevento per la presentazione del nuovo piano olivicolo regionale ed i suoi obiettivi di rilancio. Tantissimi produttori all'evento organizzato da Coldiretti e l'Associazione Produttori Olivicoli della Campania (Aprol) con il contributo di docenti universitari ed esperti.
Un “All in” per conoscere i nuovi, moderni strumenti che il piano olivicolo regionale mette a disposizione per una coltura che è un’eccellenza assoluta dell’agroalimentare locale.
L’incontro, moderato da Umberto Comentale Coordinatore Aprol Campania si è aperto con il saluto di Antonella Gramazio, dirigente dell’Istituto che ha ospita l’evento che ha rimarcato l'importanza di organizzare dibattiti per il mondo agricolo all'interno della scuola di specializzazione per eccellenza per il comparto. A seguire le relazioni di Franco Famiani, docente dell’Università di Perugia e coordinatore WP1 Oli.Inn; Angelo Frascarelli, docente dell’università perugina e R.T.S. di Oli.Inn. E del co-direttore provinciale della Coldiretti di Benevento Remo De Ieso. A concludere gli interventi Gennarino Masiello, Vice Presidente Nazionale Coldiretti e Presidente Cerealicola del Sannio capofila Oli.Inn che ha rimarcato l'importanza delle novità in favore “di una coltura strategica del nostro agroalimentare come quella dell’olivo. L’obiettivo di fondo del piano è quello di costruire per l’Evo una funzione analoga a quella dei nostri vini Doc e Docg, ambasciatori nel mondo di cosa sia capace il nostro territorio. Si punta a migliorare ed ottimizzare la produzione anche col supporto fondamentale di figure professionali di consulenza e di indirizzo, che mettano i produttori in grado di affrontare sempre meglio le sfide del mercato”.
Presente all'evento anche Veronica Barbati, presidente Aprol Campania: “si parte da un territorio estremamente frammentato che per la filiera dell'olivicoltura ha potenzialità ancora da esprimere e criticità da affrontare e risolvere. Serve rafforzare la nostra capacità produttiva. Ed il piano – ha spiegato Barbati – serve innovazione, formazione e consulenza. Serve accompagnare le imprese agricole anche verso una radicale innovazione. Il tutto per consentire ai produttori di avere un reddito adeguato. Tutto quello che ci occorre passa attraverso alle energie dei giovani” ha concluso Barbati nel rimarcare l'importanza della formazione per i giovani imprenditori agricoli.
