Perchè i giovani lasciano il Sannio. "Non è solo una questione di stipendio"

Ne è convinto il professore Mazzone. Iti Lucarelli al centro della raccolta dati per capire fenomeno

perche i giovani lasciano il sannio non e solo una questione di stipendio
Benevento.  

“Stiamo analizzando dei dati a livello nazionale per capire le reali motivazioni per le quali fuggite da questo territorio”.
Poche e semplici parole, quelle pronunciate dal professore Carlo Mazzone in apertura del convegno “Giovani agenti del cambiamento e partecipazione democratica” che si è svolto questa mattina presso l'istituto Industriale “Bosco Lucarelli” di Benevento.

Evento con al centro proprio gli studenti e organizzato dalla Fondazione Ries, per la ricerca economica e sociale e dall'Agenzia Italiana per la Gioventù.

Ad introdurre i lavori il dirigente scolastico Giovanni Marro: “E' l'inizio di una fase di studio con al centro i giovani per cercare di trovare soluzioni e impedire la fuga dei nostri ragazzi. Giovani al centro come elemento fondamentale dell'Istituto Lucarelli che diventerà un centro di raccolta dati che successivamente saranno analizzati e letti in chiave sia didattica che di orientamento per gli studenti”. Poi un plauso all'artefice dell'iniziativa: “Il professore Mazzone rappresenta il nostro ambasciatore su tematiche come lavoro, intelligenza artificiale e nuove tecnologie in genere che riguardano giovani studenti e mondo del Lavoro”.

Carlo Mazzone, il professore sannita selezionato come finalista del Global Teacher Prize 2020 e rientrato in quell'anno tra i dieci professori più bravi del mondo e che ogni anno mette a disposizione una borsa di studio per gli studenti meritevoli ha rimarcato l'importanza del progetto presentato in una gremita aula magna dell'istituto tecnico Industriale di viale San Lorenzo: “Deve gettare le basi per creare una cabina di regia che possa interpretare dati ufficiali come quelli dell'Istat per creare azioni concrete per ragazze e ragazzi eccezionali che tendono ancora a fuggire da questo territorio”.

Contrastare lo spopolamento. “Qui – ha rimarcato il prof. Mazzone – ci sono le possibilità per vivere in maniera soddisfacente. 1.500 euro qui non sono accettati qui nel Sannio. Lo stesso stipendio viene invece ritenuto molto appetibile al nord o nelle grandi città. Quindi non è una questione di stipendio ma i giovani rimarcano come qui non ci sia appetibilità del territorio. Le persone non hanno bisogno di essere dei semplici pezzi in un'azienda. Serve creare le condizioni per vivere la vita di tutti i giorni in maniera interessante. Tanti giovani mi dicono: qui non c'è niente. Non è vero. Ci sono tante possibilità ma è nostra – ha rimarcato il docente - la responsabilità che queste non vengano viste dai giovani”.

“Quinta tappa a Benevento del progetto che coinvolge 11 scuole in Italia per coinvolgere gli studenti della città per definire la politica futura di questo territorio” ha invece rimarcato Luciano Monti, condirettore della Fondazione per la Ricerca economica e sociale Ets.

“Ricerca giovanile fondamentale per individuare indicatori delle comunità giovanili e scolastiche oltre che essere qui per fare da collante tra studenti e istituzioni” ha affermato Enrico Elefante, funzionario dell'Agenzia italiana per la Gioventù. “Va supportato il protagonismo dei giovani che vogliono mettersi in gioco anche a livello di opportunità in seno all'Europa”.

Presenti al tavolo il sindaco di Benevento, Clemente Mastella e il presidente della Provincia, Nino Lombardi.

“Il contrasto allo spopolamento deve essere messo in campo a livello nazionale ed europeo. Si tratta di una condizione dovuta anche all'impoverimento demografico. Le giovani coppie non fanno più figli” ha rimarcato il sindaco Mastella.

Secondo il presidente Lombardi “Lo spopolamento va affrontato e lo si fa anche grazie a queste iniziative messe in campo dalla scuola. Fenomeno che interessa numerose zone d'Italia. Noi amministratori abbiamo bisogno di ascoltare i giovani e cogliere le loro proposte, richieste e ambizioni”.

Ai lavori, moderati da Nazzareno Orlando hanno partecipato anche Anna Maria Marmorale, referente delle classi coinvolte nel progetto; Simona Pacilio, ricercatrice dell'Università del sannio e Giuseppe Marotta, professore emerito dell'Unisannio.