Al via i lavori all'Arco di Traiano: fondamentale preservarlo - VIDEO

L'annuncio della Soprintendenza. Monumento cittadino va anche protetto da traffico e inquinamento

Benevento.  

Un complesso intervento di ripulitura delle superfici decorate e messe a rischio da muschi e polveri, anche inquinanti.

Questo al centro dei lavori che saranno avviati nei prossimi giorni per preservare il maestoso Arco di Traiano di Benevento che da qualche mese è entrato a far parte dei siti Unesco nell'ambito del riconoscimento come Patrimonio della via Appia.

Ad annunciarlo Simone Foresta, funzionario archeologo della Soprintendenza per le province di Caserta e Benevento. Lo ha fatto durante la presentazione delle Giornate Europee dell’Archeologia.

“Interventi che riguarderanno anche precedenti restauri. Un restauro necessario” ha rimarcato Foresta che ha parlato delle indagini fatte nei mesi scorsi. “Dai carotaggi effettuati – ha spiegato ancora il funzionario è emerso che nell'arco dei secoli l'Arco non si è mosso nemmeno di un millimetro ma ora è arrivato il momento di restaurare le superfici decorate”.

Lavori già finanziati che dovranno partire a breve. L'Arco di Traino sarà probabilmente coperto con una struttura e poi gli specialisti del restauro provvederanno di volta in volta a montare eventuali ponteggi in base all'area da trattare.

Quello che appare ormai improrogabile è però uno studio per fa diminuire il passaggio dell auto davanti all'importante monumento simbolo della città.

Ad ogni ora del giorno e della notte infatti si trova di fronte alla trafficata via del Pomerio con incrocio viale dei Rettori e via San Pasquale.

Altra criticità sono le auto perennemente in fermata o in sosta dinanzi all'Arco e spesso nel mirino della polizia municipale. Di giorno veicoli, anche commerciali come furgoni o camion, fermi per scaricare merce o in sosta, di notte invece si tratta anche di tanti genitori che lì attendono i figli o di persone che parcheggiano per raggiungere il centro storico della città. Situazioni che fanno ovviamente aumentare gli agenti inquinanti che attaccano la millenaria struttura.