Benevento: apre Parco De Mita "luogo recuperato intitolato a grande politico"

Mastella: grande impegno per le aree interne del Meridione e per la nascita dell'ateneo del Sannio

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Benevento.  

Non un'operazione nostalgica ma il dovuto riconoscimento a chi ha fatto tanto per le aree interne e per Benevento basta citare l'istituzione dell'università.
È in estrema sintesi il messaggio del sindaco Clemente Mastella in occasione del taglio del nastro del Parco intitolato a Ciriaco De Mita, lungo le sponde del fiume Sabato.

Il sindaco Mastella

 "Oggi inauguriamo un luogo, recuperato al patrimonio della comunità cittadina dopo anni in cui se n'erano praticamente perse le tracce geografiche e topografiche, che significherà verde, tempo libero, eventi. Significherà vita per la città in uno spazio ridonato ai beneventani e a chi la volontà di gerovitalizzarlo e trattarlo con cura e rispetto. Diventerà un parco tematico sulle Janare, fruendo del genio del premio Oscar Dante Ferretti e vivrà anche il suo suggestivo teatro open. Lo dedichiamo a Ciriaco De Mita che è stato maestro, amico ed esempio della mia vita politica. A lui debbo moltissimo. Tra me e lui scoccò la fiamma dell'innamoramento politico, vide in me saggiamente il talento che grazie a lui, poi io ho avuto la capacità e la sorte di valorizzare, anche per la mia comunità cittadina in questo tratto sindacale del mio cammino; fu selezionatore di intelligenze politiche impareggiabile, l'attuale Capo dello Stato Sergio Mattarella fu spinto da lui a entrare in politica nel 1984. Si spese per lo sviluppo delle aree interne, il suo contributo perché l'Università fosse qui a Benevento fu decisivo", così il sindaco di Benevento Clemente Mastella per la cerimonia d'inaugurazione di Parco De Mita in piazzale Catullo a Benevento. 

A Benevento il fratello del presidente De Mita

All'evento ha partecipato il fratello di Ciriaco, Michele De Mita, mentre ha inviato un messaggio il figlio Giuseppe De Mita: "Ringrazio di cuore il Sindaco, l’Onorevole Mastella, per questo gesto che tocca nel profondo non solo la nostra famiglia, ma anche la memoria collettiva di chi ha conosciuto e stimato mio padre per la sua vita interamente spesa al servizio delle istituzioni e della comunità. Questa non è solo un’intitolazione.
È un gesto simbolico, potente e necessario. Perché racchiude in sé un’idea di radici, di bellezza pubblica, di memoria condivisa. Mio padre è stato una figura centrale nella vita politica e istituzionale del nostro Paese. Uomo di visione, , di pensiero lungo, ha interpretato la politica come missione e come dovere morale. Ma accanto alla sua immagine pubblica, al suo prestigio nazionale, alla sua elaborazione lucida e spesso anticipatrice delle trasformazioni sociali ed politiche, c’era anche un uomo profondamente legato alla sua terra. alla cultura del Sud.
Il parco che oggi gli viene dedicato vive a Benevento, luogo di nascita di mia mamma, città sorella e confinante con il suo luogo di origine. È un dettaglio solo in apparenza geografico. In realtà è una scelta che parla la lingua dell’identità, della coerenza e dell’orgoglio. Perché mio padre ha sempre creduto che il Mezzogiorno non dovesse essere raccontato solo per i suoi ritardi, ma per la forza della sua umanità, per l’intelligenza della sua storia, per la profondità delle sue tradizioni". 

Un percorso, quello dell intitolazione, cominciato con una delibera del febbraio 2023: "Ciriaco De Mita (Nusco 1928-Avellino 2022) è stato uomo politico italiano di altissimo spessore istituzionale. Il suo pregevolissimo contributo alla vita istituzionale, politica, sociale e culturale del Paese è scolpito nella nota di cordoglio diramata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella che nel giorno della sua scomparsa - avvenuta il 26 maggio del 2022 - ne ricordò 'l'impegno incessante per un meridionalismo intelligente e modernizzatore' e 'l'attenzione alle nuove generazioni per un rinnovamento della politica fatto di scelte coraggiose e concrete'. in particolare città di Benevento, le aree interne e l'intero Mezzogiorno d'Italia sono chiamati a riconoscere alla sua figura l'irripetibilità di una storia, politica e istituzionale, impareggiabile per incisività istituzionale e levatura politica capace di portare nel metodo e nella visione del governo del Paese l'identità peculiare delle aree interne, incluso quel tratto umano tipico delle più alte espressioni della civiltà popolare della provincia meridionale. Ancora, indubitabile fu il suo impegno per rafforzare la modernizzazione dell'economia delle aree interne del Meridione che si tradussero in una preziosa opera di perorazione e intermediazione politica, determinante perché arrivassero nelle aree interne della Campania presidi industriali di grandezza nazionale (ricorderei per tutti la Fiat) o presidi culturali preziosi come l'Università degli Studi del Sannio".