Carcere. Carenza personale, straordinari e mancanza fondi: tuonano i sindacati

Sinappe, UilPa, Uspp e Cgil sollecitano le autorità competenti ad intervenire

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Benevento.  

L’insostenibile carenza di personale appartenente al ruolo maschile – mancano ben 49 agenti -, a fronte di una pianta organica già sottodimensionata del 10% rispetto al fabbisogno teorico al centro di una nota congiunta dei sindacati che ora a gran voce chiedono alle istituzioni ed enti preposti di cercare una soluzione all'atavico problema che attanaglia il carcere di Benevento.

A firmare il documento il segretario Nazionale SiNAPPe, il segretario provinciale UILPA, il segretario Provinciale USPP e il segretario provinciale CGIL, rispettivamente Fernando Mastrocinque, Antonio Valente, Luigi Napolitano e Giuseppe Caporaso.

“Ad aggravare ulteriormente la situazione – spiegano i sindacati - vi è la scarsissima disponibilità di personale effettivamente impiegabile, dovuta a legittime assenze prolungate e a un accumulo di congedi arretrati ormai arrivati a livelli record. A ciò si somma una progressiva riduzione delle risorse economiche straordinarie, che penalizza fortemente la possibilità di ricorrere al lavoro straordinario, unica leva oggi disponibile per garantire un minimo livello di operatività. Il monte ore straordinario attualmente assegnato – comprendente anche il distaccamento del Nucleo Cinofili e del Nucleo interprovinciale traduzioni e piantonamenti – risulta ampiamente insufficiente e, fatto ancor più grave, non viene liquidato con regolarità e puntualità”.

Per questi motivi i sindacati “sollecitano un intervento urgente e concreto da parte delle Autorità competenti, volto a sanare le gravi criticità evidenziate mediante: l’immediato rafforzamento dell’organico maschile assegnato all’Istituto; il ripristino di un monte ore straordinario congruo rispetto alle reali necessità operative; la tempestiva liquidazione delle prestazioni già rese dal personale in regime di straordinario.

In assenza di segnali concreti e risolutivi, queste Organizzazioni Sindacali si vedranno costrette ad attivare tutte le azioni necessarie a tutela dei diritti soggettivi e oggettivi del personale di Polizia Penitenziaria, già fortemente provato da condizioni di lavoro inaccettabili.